Il Presidente di Anav Giuseppe Vianella apre ai controlli sul Green Pass del personale viaggiante
“Il Green Pass, già efficace strumento di accelerazione della campagna vaccinale, può imprimere un ulteriore impulso con la sua estensione ai luoghi di lavoro. Noi come associazione condividiamo pienamente questa strategia e vogliamo offrire il nostro contributo, insieme a quello delle imprese rappresentate, affinché la sua implementazione nel sistema del trasporto persone con autobus avvenga in maniera coerente ed efficace, e possa contribuire ad accrescere il senso di sicurezza dei cittadini nell’utilizzo quotidiano della mobilità collettiva”. Questo il messaggio del presidente Anav/Confindustria, Giuseppe Vinella, in sede di audizione oggi alla I Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Vinella ha evidenziato come il settore, in tutti i suoi segmenti del TPL, dei servizi scolastici dedicati, delle linee commerciali ma anche dei servizi di noleggio e del trasporto turistico, costituisca un servizio pubblico essenziale per la mobilità collettiva che, per la peculiare modalità di erogazione, deve necessariamente essere programmato con adeguato e congruo anticipo rispetto alla operatività dei turni di servizio e alla disponibilità del personale.
Aggiunge “in questo contesto assume preliminare importanza che le aziende che operano nel settore della mobilità, dispongano di strumenti operativi e modalità organizzative utili a garantire la continuità del servizio di trasporto, in termini di programmazione dei turni e di reperibilità delle risorse umane, nel rispetto delle misure appena introdotte dal Governo e con efficaci sistemi di verifica. Si tratta di un modello organizzativo che garantirebbe, peraltro, anche il sinallagma dei contratti di servizio tra azienda ed ente pubblico concedente il servizio di trasporto”.
“E’ necessario quindi – conclude Vinella – che le aziende possano operare il controllo preventivamente sulla validità della green pass del personale viaggiante così che, con l’anticipo necessario, possano programmare i turni ed effettuare il servizio contando sulla disponibilità di personale in regola con il requisito prescritto dalla legge per lo svolgimento della prestazione. E ciò esclusivamente in un’ottica organizzativa dell’attività di impresa, garantendo al contempo, l’efficace attività di verifica”.
L’auspicio di Anav è che il Garante della Privacy confermi esplicitamente a breve tale modalità organizzativa, consentendo al datore di lavoro di richiedere al personale viaggiante di comunicare preventivamente, con riferimento a uno specifico periodo di interesse utile alla programmazione del servizio di trasporto, se non sarà in possesso del green pass. Fonda una simile richiesta la necessità di adempiere a un obbligo legale nonché di eseguire un compito di interesse pubblico cui è chiamato il gestore del servizio di trasporto, costituzionalmente garantito.