L’Assemblea dei soci aMo ha dato il via libera al trasporto pubblico serale e al potenziamento del servizio scolastico
Bus fino a mezzanotte anche a Modena, come in tutte le grandi città italiane ed europee, e potenziamenti ai servizi scolastici in orari di punta per gli studenti. Sono questi gli indirizzi per la programmazione del tpl del bacino approvati dai soci, per l’impiego del milione di euro aggiuntivo stanziato dalla Regione Emilia Romagna.
Con la delibera del 6 ottobre 2021, la Regione ha riconosciuto al bacino di Modena un milione di euro in più l’anno rispetto ai 23.650.000 euro stanziati negli anni precedenti per i servizi minimi, a riequilibrio della storica sottostima dei finanziamenti segnalata ripetutamente dagli Enti Soci di aMo.
Agenzia, attraverso i professionisti del reparto programmazione, ha elaborato diversi scenari di potenziamento dei servizi, in base alle risorse aggiuntive, e li ha illustrati ai Soci nell’ambito dell’Assemblea del 20 ottobre. I soci hanno approvato la proposta dell’Amministratore Unico Andrea Burzacchini: creare un servizio di trasporto pubblico serale per la città di Modena (idealmente basato su tre linee) e potenziare le direttrici più critiche dal punto di vista dell’affollamento e della mancata copertura oraria per gli studenti diretti ad alcuni poli scolastici.
“Grazie all’aumento dei finanziamenti al bacino, concesso da parte della Regione, siamo ora in grado di far fare un salto di qualità al trasporto pubblico modenese – dichiara l’Amministratore Unico di aMo Andrea Burzacchini. Oltre a rafforzare il servizio di alcune direttrici tipicamente “scolastiche”, (necessario a causa dell’aumento degli iscritti alle scuole superiori e alle politiche tariffarie di incentivo al trasporto pubblico nella fascia 6-19 anni) abbiamo proposto di dotare finalmente la città capoluogo di un servizio di trasporto pubblico serale. Tale servizio, che collegherà i maggiori centri attrattori della città, amplia l’offerta di mobilità di una città sempre più caratterizzata da turismo, università e cultura. In modo particolare riteniamo che non solo gli studenti universitari – cioè i rappresentanti di quella generazione non legata all’auto privata – apprezzeranno il nuovo servizio, ma anche i lavoratori degli ospedali e dei locali aperti la sera, che potranno raggiungere direttamente il loro luogo di lavoro”