Il numero uno di Atm Milano prevede che per tornare ai livelli di passeggeri trasportati pre-covid serviranno cinque anni
“A regime, nel medio periodo, ci attesteremo su un numero di passeggeri che sarà inferiore rispetto al pre Covid di un 10-15%. Tutto questo impatta in maniera determinante sull’equilibrio economico e finanziario del trasporto pubblico. I ricavi non saranno più in linea con quelli che avevamo prima“. Così il direttore generale di Atm, Arrigo Giana, durante la commissione consiliare Enti partecipati e Ambiente. Del Comune di Milano.
Il numero uno dell’azienda milanese prospetta uno scenario difficile e parla di un periodo di almeno 5 anni per tornare ai livelli di passeggeri trasportati pre-covid: “Avevamo un piano industriale che stavamo seguendo- dichiara Giana in commissione– che era basato su presupposti un po’ diversi rispetto a quello che è poi successo”. Per questo “abbiamo dovuto adattarlo in base alle condizioni che pensiamo di affrontare nei prossimi anni”.
Per quanto riguarda i conti dell’azienda Giana indica il 2022 per tornare al pareggio di bilancio e che rispetto alle stime elaborate per il 2021 le perdite si aggireranno intorno ai 20 milioni e non ai 40 milioni come ipotizzato in fase di stesura del budget.
Nel corso dell’audizione in commissione il dg di Atm ha anche illustrato i progetti dell’azienda sottolineando che Atm ha presentato un offerta al Comune di Bologna per la costruzione di una nuova tranvia. Per Giana, infatti, la valorizzazione delle competenze “è un altro canale di sviluppo commerciale dell’azienda che ha una fortissima capacità tecnica in tutto ciò che è progettazione, manutenzione e costruzione di metropolitane e tram”.
Infine il dg di Atm ha ricordato che tra gli obiettivi dell’azienda c’è la riconversione di tutta la flotta dei 1.200 autobus in mezzi elettrici entro il 2035 (445 già al 2025). Contestualmente – ha dichiarato – si procederà alla costruzione di tre nuovi depositi. Il primo, in viale Toscana, sarà totalmente underground, due piani sotto il piano stradale, mentre in superficie gli spazi saranno a disposizione della città. «Stiamo valutando un paio di ipotesi, tra cui quella, di cui abbiamo già discusso con il sindaco Sala, di completare il centro sportivo Bocconi con una serie di attrazioni outdoor».