La finanza diventa sempre più coinvolta nella mobilità sostenibile e nella realizzazione delle relative infrastrutture.
“La raccolta dell’emissione di Btp Green 2045 effettuata lo scorso anno, pari a complessivi 13,2 miliardi di euro, è stata destinata per il 57% (corrispondente a 7,6 miliardi) alle spese effettuate per il settore trasporti tra il 2018 e il 2021, per le quali è stato dimostrato il positivo impatto ambientale”. Così la nota stampa diffusa in queste ore sul sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.
In particolare- continua la nota- secondo il recente Rapporto del Ministero dell’Economia e delle Finanze su Allocazione e Impatto del Btp Green, oltre 6,1 miliardi di raccolta hanno finanziato la spesa per l’Alta Velocità ferroviaria, 624,5 milioni gli investimenti per le metropolitane, 490,9 milioni hanno finanziato il trasporto merci ferroviario, 327,8 milioni il trasporto pubblico locale e 14 milioni il sistema idroviario padano-veneto. Al settore dei trasporti si aggiungono, tra gli interventi realizzati attraverso il Btp Green, anche le spese di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) per il Mose e la salvaguardia della laguna di Venezia (361,7 milioni di euro) e quelle per le infrastrutture idriche (oltre 452 milioni). Il totale degli interventi di competenza del Mims è pari a 8,4 miliardi di euro, pari al 63% del totale.
Il Mims sottolinea che la selezione delle spese considerate ammissibili è stata effettuata attraverso un processo basato sui ‘Principi dei Green Bond’ emanati dall’International Capital Market Association (Icma), che intendono promuovere il mercato di questi titoli pubblici garantendo trasparenza e informazioni sul loro utilizzo in progetti che sono caratterizzati da requisiti ‘green’, e con gli obiettivi ambientali della Tassonomia Europea.
I proventi del Green Bond – chiude il comunicato – hanno finanziato, tra le altre, le spese per il progetto Unico ‘Nodo di Genova e Terzo Valico dei Giovi’, la linea Alta Velocità Napoli-Bari che rientra nei corridoi transeuropei (Ten-T) definiti dalla Commissione europea, il contributo alle imprese per aumentare il trasporto ferroviario delle merci (tra cui, il cosiddetto ‘Ferrobonus’), la tratta ad alta velocità Brescia-Verona, gli investimenti per il rinnovo del parco autobus del servizio di trasporto pubblico locale.
(fonte:mit.gov.it)