Dopo i numerosi episodi di aggressione ai danni degli autisti Atm corre ai ripari.
Barriere di protezione, nuovi tornelli e una campagna di sensibilizzazione. Sono queste le prime misure che l’azienda di Foro Bonaparte metterà in campo nei prossimi mesi per arginare gli episodi di violenza e ridare serenità al personale viaggiante.
«Tutte le nostre posizioni di guida sono già divise dal resto del mezzo – ha specificato il direttore generale dell’azienda, Arrigo Giana – ma su circa 650 autobus abbiamo definito una serie di interventi di adeguamento, che contiamo di concludere entro la fine dell’anno, per installare ulteriori barriere di protezione». Per circa quaranta filobus saranno invece necessari un paio di mesi in più.
Sul fronte Metro l’azienda ha in programma di sostituire progressivamente i vecchi tornelli in alcuni casi troppo facili da scavalcare. Da questo punto di vista, Atm sta firmando un contratto per la sostituzione di quelli più vecchi con il tripode girevole con moderne barriere a tutta altezza. Ma, ha spiegato Giana, l’implementazione non può essere immediata: «Nel giro dei prossimi due anni, verranno sostituiti quelli delle principali stazioni della M1 e della M2, oltre che in diverse fermate della M3, dove sono presenti sistemi ormai obsoleti». Si partirà dunque con stazioni ad alto flusso di passeggeri, come Cadorna, Duomo e Centrale, per poi arrivare «nei prossimi anni, alla sostituzione di tutti i tornelli della rossa e della verde».
Da metà novembre, infine, partirà una campagna di sensibilizzazione destinata ai cittadini.