RFI installerà su tutte le linee entro il 2036 il sistema di segnalazione digitale ERTMS
Un sistema di segnalamento digitale in grado di favorire l’interoperabilità tra operatori ferroviari provenienti da diverse nazioni, migliorare le prestazioni aumentando l’affidabilità, permettere il passaggio di un numero maggiore di treni sulle line e contribuire così a una maggiore puntualità. In una parola sola ERTMS (European Rail Traffic Management System).
Per il suo sviluppo su tutta la rete ferroviaria italiana entro il 2036, RFI, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, ha lanciato un primo programma da 3,2 miliardi di euro per rendere la rete ferroviaria italiana più capace, interoperabile e sicura.
La tecnologia ERTMS è già in uso sulle linee ferroviarie alta velocità italiane e ora viene progressivamente estesa anche alle linee ferroviarie convenzionali a uso regionale e Intercity. Per fare questo, RFI ha aggiudicato nei mesi scorsi due gare multi-tecnologiche, una da 500 milioni di euro e un’altra da 2,7 miliardi di euro. In questo ambito sono stati anche siglati gli accordi quadro con le aziende aggiudicatarie, dando così avvio alla fase di progettazione e realizzazione dell’infrastruttura tecnica che riguarderà 4800 km delle linee ferroviarie, puntando a soddisfare così l’obiettivo del PNRR di dotare 3400 chilometri di reti ferroviarie con la tecnologia ERTMS.
In particolare, il primo bando da 500 milioni che riguarda le linee in Sicilia, Lazio, Abruzzo e Umbria è stato aggiudicato a un raggruppamento di imprese che vede Hitachi Rail come capofila, mentre il secondo da 2,7 miliardi di euro è stato diviso in quattro blocchi territoriali. Nell’area del Centro Nord dell’Italia, è stato siglato un accordo quadro da 867 milioni di euro tra Hitachi Rail e RFI, in quella del Centro Sud (1400 chilometri di linea) ad essersi aggiudicato l’appalto per 1400 chilometri di linee è stata Alstom Ferroviaria. Il terzo lotto, invece, riguarda 530 chilometri di linee dell’area centrale del paese ed è stato aggiudicato da un raggruppamento di società che vedono Mer Mec come capofila e Salcef come mandante. Al sud, infine, il capofila aggiudicatario è stato Ecm per un importo da 251 milioni di euro.
(fonte: fsnews.it)