Lo studio elaborato dal Centro Studi Asstra indica che nel 2022 la domanda di tpl è ancora sotto i livelli pre-covid.
Le aziende di trasporto pubblico locale e regionale italiane (931 imprese), con oltre 124 mila addetti e 49 mila mezzi, producono circa 1,8 miliardi di vettura-km annui e 228,6 milioni di treni-km, trasportando nel 2022 più di 15 milioni di passeggeri al giorno e raggiungendo un fatturato di 12 miliardi di euro annui. Questi i valori che emergono dallo studio Mobilitevolution, presentato ieri presso il Museo Maxxi di Roma il dagli esperti dell’Associazione Trasporti Asstra. Il settore, riportano gli autori, è stato profondamente colpito dagli impatti della pandemia e dalle circostanze successive, come la convergenza tra transizione ecologica e digitalizzazione e, a seguito del conflitto ucraino, la crisi energetica e l’inflazione.
A livello medio nazionale, la perdita dei passeggeri trasportati, e conseguentemente dei ricavi tariffari, è stata pari al -50% nel 2020 e al -42% nel 2021 rispetto al 2019. Nel 2022, la domanda di trasporti pubblici locali è ancora al di sotto dei livelli pre-Covid. In particolare, si legge nel rapporto Asstra, la rilevazione condotta dall’Ufficio Studi dell’associazione rivela che nel 2022 e nel 2023 è stata stimata una perdita rispettivamente pari al -21% -12% rispetto al 2019.
Per risollevare il settore, commentano i ricercatori, sarà fondamentale agire in modo composito per uniformare la normativa, mirare alla flessibilità tariffaria a favore delle imprese, investire nell’innovazione, nella transizione energetica finalizzata all’acquisto di mezzi ad alimentazione alternativa e impegnarsi per raggiungere un sistema di relazioni industriali adeguato alle sfide del processo tecnologico.
(fonte:adnkronos)