Inizia il periglioso viaggio del nuovo stabilimento Iveco Bus di Foggia, nato da una costola del vecchio impianto Fpt Industrial.
Le premesse e le speranze di un incoraggiante successo ci sono tutte. Il rassicurante ordine di oltre 1000 bus (da consegnare entro la fine di quest’anno), già nel portafoglio dello stabilimento di borgo Incoronata, fa pensare che questa volta è la volta buona.
Per il taglio del nastro, come da letteratura, è atteso questa mattina il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Alla produzione degli autobus, si scorge nel comunicato stampa, Iveco dedica due stabilimenti: la Fptdi Torino per la ingegnerizzazione e la produzione delle batterie elettriche, la fabbrica di Foggia per il completamento dell’assemblaggio dei bus.
«A giugno 2022 abbiamo annunciato la nostra decisione di ritornare a produrre autobus in Italia, convinti della bontà della nostra offerta commerciale e delle potenzialità del mercato italiano. Questi successi ci dicono che avevamo ragione e ci spronano a proseguire su questa strada, orgogliosi di contribuire allo sviluppo sostenibile della mobilità nel Paese», ha dichiarato Domenico Nucera presidente dell’unità business Bus del gruppo Ive co.
Per Foggia, dicono i sindacati, l’operazione si traduce per il momento in 25 nuove assunzioni di tecnici, messi sotto contratto a dicembre e ora in fase di formazione interna. Previste a regime 140 nuove unità, nel secondo semestre il numero dei neoassunti salirà a 40.
Sulle linee di montaggio Iveco prevede di assemblare l’elettrico E-WAY e il Crossway alimentato a gas naturale. Tra gli operatori italiani che hanno già ordinato i veicoli attraverso la centrale acquisti Consip, Iveco Bus fornirà 100 autobus Crossway a gas naturale a ” Tua ” (società unica abruzzese di Tra sporto) e 203 mezzi di cui 68 Crossway a gas naturale alla Regione Molise. Sia gli autobus elettrici E-WAY sia i Crossway destinati a ” Tua ” (Abruzzo) verranno finalizzati nelle linee di assemblaggio del nuovo impianto Iveco Bus di Foggia».