L’azienda di trasporti marchigiana alle prese con un buco di oltre 2 milioni. Le ricette dell’amministrazione comunale.
Circa 2 milioni dalla Regione per coprire il buco del primo semestre. Ma intanto l’emorragia di Conerobus continua perdere 370mila euro al mese. Il prossimo 29 settembre si svolerà l’assemblea dei soci per approvare il bilancio 2022 (oltre 4 milioni di euro di perdite). E’ quanto riporta il quotidiano Corriere Adriatico nell’edizione dello scorso sabato 16 settembre.
A far emergere la situazione difficile dell’azienda di trasporti marchigiana le dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa del sindaco di Ancona Daniele Silvetti, e dell’assessore Zinni: “Non mi sento di addossare tutte le responsabilità ad una sola persona” ha affermato il primo cittadino di Ancona “però – aggiunge – ci sono delle voci fuori controllo su cui va fatta chiarezza”.
“Covid e caro carburante sono ormai cause assodate. Ma per collezionare 370mila euro al mese di perdite, ci deve essere dell’altro” ha aggiunto l’assessore Zinni.
Per l’assessore al bilancio del capoluogo marchigiano la possibile ricetta per fermare l’emorragia deve passare attraverso la revisione del rapporto tra il numero dei conducenti, i mezzi e le corse; “se un bus viaggia vuoto all’80% per gran parte della giornata, non vedo perché debba avere una linea dedicata” dichiara Zinni.
Anche le consulenze esterne saranno oggetto di verifica da parte dell’amministrazione: “approfondiremo il ruolo e la funzione degli incarichi – assicura Zinni – come ad esempio quelli della società Conero Service che si occupa della biglietteria, come anche del servizio scuolabus non per conto del Comune”. Al setaccio anche la gestione dell’officina, dove alcuni servizi sono appaltati esternamente. E ancora: “L’utilità dei tpl aggiuntivi che paga il Comune – continua Zinni, che tra le deleghe assessorili ha specificatamente quella per i Rapporti con Conerobus -, bisogna verificare quali siano realmente funzionali e quali invece no”.