Autoguidovie allarga il perimetro del “bilancio di sostenibilità” alle altre aziende del gruppo.
In occasione della Settimana Europea della Mobilità Autoguidovie ha presentato la settima edizione del “Bilancio di Sostenibilità” (relativo all’esercizio 2022), esito di un percorso che ha integrato i fattori ESG Environmental (ambiente), Social (società) e Governance nella strategia aziendale, nei sistemi di gestione e nei processi comunicativi, anticipando di molti anni l’obbligo introdotto dalla nuova normativa europea.
L’importante documento, che contempla gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, inquadra le azioni concrete finora realizzate o intraprese nell’ambito della responsabilità ambientale e sociale e nella costruzione di un modello di sviluppo sostenibile: dalle flotte costituite da autobus moderni e tecnologicamente avanzati rispetto alla media italiana, con bassissime emissioni di CO2, alle riduzioni dei consumi idrici per i lavaggi dei veicoli, dalla piantumazione di alberi nelle aree deposito al sostegno ai giovani, con formazione gratuita e successiva offerta di lavoro nella squadra degli autisti.
Quest’anno, la maggiore azienda Tpl a capitale privato italiano amplia per la prima volta il perimetro di rendicontazione del “Bilancio di Sostenibilità” anche alle diverse realtà che fanno parte del suo Gruppo – Dolomiti Bus, Cavourese e STN – dimostrando una convergenza strategica a livello macro circa le tematiche della sostenibilità.
La flotta del Gruppo Autoguidovie – sottolinea l’azienda nel comunicato – risulta giovane e moderna: i 1215 autobus che la costituiscono hanno una media di 9,3 anni, con 1 anno in meno rispetto alla media italiana. L’89% dei mezzi è dotato sia di accesso facilitato (pedana e/o pianale ribassato), che consente la salita e la discesa dal mezzo a disabili, passeggini e carrozzine all’insegna dell’inclusività di tutti i passeggeri, sia di impianto di condizionamento per rendere i viaggi ancora più confortevoli. Il 78,7% dei veicoli impiegati è di ultima concezione (Euro V, EEV ed Euro VI) e nell’ottica della transizione energetica sono già in circolazione diversi autobus elettrici e molti altri (esattamente 120) entreranno in funzione tra non molto con un risparmio pari a migliaia di tonnellate di CO2 all’anno.