Operazione da 228 milioni di euro in due fasi. L’azienda di trasporto accenderà un prestito. Il sindaco in Consiglio comunale.
La giunta di palazzo Marino ha approvato martedì 12 dicembre la delibera con la quale autorizza Atm ad acquisire le quote attualmente in mano ai privati. Per il momento non sono noti i dettagli dell’operazione che saranno rivelati nei prossimi giorni nel corso della seduta delle commissioni consiliari “Bilancio” e “Partecipate”. Le ragioni della scelta del Comune sono state illustrate nel corso della seduta del consiglio nella serata di martedì: “A Milano – ha affermato Sala – abbiamo un’eccellenza che si chiama Atm e copre i suoi costi con i biglietti e gli abbonamenti al 45%. Quanto ci viene devoluto dal Governo per il trasporto pubblico locale va a diminuire anche se noi aumentiamo i chilometri. Il residuo non lo paga Pantalone ma i nostri cittadini. Milano ogni anno versa 20 miliardi di imposte allo Stato. Noi facciamo questa operazione per migliorare il conto economico. Stiamo creando i presupposti per fare in modo che il conto economico di Atm sia in futuro migliore e per fare in modo che ai dipendenti Atm venga dato di più”.
Attualmente la società è composta da un socio pubblico, il Comune di Milano con il 66,667% delle azioni e da soci privati: Webuild (9,634%), Astaldi (9,634%), Hitachi Rail STS (11,293%), Sirti (0,339%), Atm (2,333%) e AnsaldoBreda (0,100%). Con la decisione del comune di Milano la quota di Atm dovrebbe salire al 33% e diventare interamente pubblica.