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Modena: Seta, pubblicato il settimo bilancio di sostenibilità

Modena: Seta, pubblicato il settimo bilancio di sostenibilità

Seta ha recentemente pubblicato il documento che che misura l’impatto economico, ambientale e sociale che l’azienda genera sul territorio.

Oltre 83mila tonnellate di CO2 risparmiate ogni anno (rispetto al trasporto privato, a parità di passeggeri trasportati e km percorsi) ed un valore economico per i territori serviti di quasi 118 milioni di euro. Sono questi i dati più significativi contenuti nella settima edizione del Report di Sostenibilità pubblicato da SETA, l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale su gomma nei territori provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Il documento – prodotto annualmente dal 2017 nell’ambito del percorso di Responsabilità Sociale di Impresa – ha lo scopo di illustrare e misurare il rilevante impatto economico, ambientale e sociale che l’operato dell’azienda genera sul territorio e sulla collettività.

“Il nostro Report di Sostenibilità è, al tempo stesso, uno strumento di comunicazione pubblica e di gestione interna: è un modo per conoscere, valutare e comunicare i risultati conseguiti con il lavoro di tutti e per fissare nuovi traguardi, ponendo al centro l’attenzione per i cittadini e per le comunità per le quali operiamo. Uno strumento importante e coerente con la missione aziendale affidataci dai soci, che ci indica come obiettivo strategico l’innovazione ed il miglioramento del servizio erogato” dichiara Alberto Cirelli, Presidente di SETA.

Scorrendo i dati contenuti nel Report di Sostenibilità di SETA è possibile apprezzare i parametri qualitativi e quantitativi del servizio prodotto, gli obiettivi fissati ed i risultati conseguiti. Tra le molte informazioni contenute nel documento, sono di particolare rilievo quelle relative all’impatto ambientale dell’attività svolta dall’azienda.

 

La ‘fotografia’ che si può desumere scorrendo il Report è, da questo punto di vista, particolarmente efficace e qualificante: mettendo a confronto il trasporto privato con i mezzi pubblici, a parità di passeggeri trasportati e km percorsi ogni anno, grazie a SETA, si evita l’emissione in atmosfera di oltre 83mila tonnellate di CO2. L’impatto positivo del TPL sull’ambiente è evidente anche considerando l’occupazione di suolo: una singola corsa di autobus occupa una superficie 18 volte inferiore rispetto alle singole autovetture che occorrerebbero per trasportare lo stesso quantitativo di persone. “Bastano questi due semplici indicatori – ricorda il Presidente Cirelli – ad evidenziare chiaramente come un utilizzo più frequente ed intensivo dei mezzi pubblici possa determinare una significativa riduzione dell’inquinamento atmosferico e contribuire quindi a contrastare la crisi climatica, nonché ridurre la congestione viabilistica delle nostre città apportando così un concreto miglioramento alla qualità della vita delle persone. Mi preme inoltre sottolineare che nella flotta SETA vengono impiegati in misura sempre crescente carburanti a basso impatto ambientale: in tutti i bacini territoriali serviti circolano infatti autobus alimentati a gas naturale e biometano, non solo sulle reti urbane (con i nuovi mezzi mild hybrid/elettrici) ma anche su quelle extraurbane grazie all’impiego di metano liquido LNG. Grazie al PNRR, inoltre, nel 2024 introdurremo in servizio anche i primi mezzi ad idrogeno (sulla rete urbana di Modena) ed i primi bus full electric a Reggio Emilia e Piacenza”.

Anche il valore economico prodotto da SETA per i territori serviti è rilevante: mediamente, ogni anno l’attività dell’azienda genera valore complessivo per quasi 118 milioni di euro, ovvero risorse che rientrano nel meccanismo redistributivo sotto forma di stipendi erogati ai dipendenti, beni acquistati, subaffidamenti ad altri operatori, importi versati per appalti e manutenzioni, incrementando così anche il gettito delle fiscalità locale, regionale e nazionale. Nei tre bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza SETA appalta a più di centocinquanta diversi soggetti (grandi aziende, pmi, singoli professionisti) la fornitura di beni e servizi vari, dando lavoro direttamente o indirettamente a migliaia di cittadini, oltre naturalmente ai propri 1.016 dipendenti. Un canale particolarmente significativo tramite il quale si attua il trasferimento di valore da un’azienda come SETA al territorio locale è quello della fiscalità: il totale delle imposte versate da SETA ammonta a 14,1 milioni di euro, con i quali si alimentano in modo significativo l’erogazione di tutti i servizi pubblici di cui godono i cittadini.

Tra gli indicatori di natura economica merita particolare attenzione il Piano industriale di SETA, che arriva fino al 2026 e vede confermate le direttrici strategiche di investimento, finalizzate a promuovere politiche di sviluppo e di crescita aziendale, a migliorare la qualità del servizio erogato, rendere più attrattivo il trasporto pubblico locale per gli utenti e l’ambiente di lavoro dei dipendenti. La misura più consistente risiede in un deciso e profondo rinnovamento della flotta veicolare: nel biennio 2022/2023 sono stati complessivamente circa 150 i nuovi mezzi acquistati per un investimento complessivo di 41 milioni di euro, con una quota di autofinanziamento del 35% circa. Nel triennio 2024-2026 saranno acquistati altri 150 nuovi autobus, grazie ad una quota importante di autofinanziamento ed a risorse dei Comuni, della Regione Emilia-Romagna e fondi del PNRR. Complessivamente, quindi, il Piano industriale 2021-2026 di SETA produrrà investimenti per oltre 142 milioni di euro e comporterà la sostituzione di oltre 420 mezzi (pari a circa il 50% della flotta circolante nei tre bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza), apportando una significativa riduzione delle emissioni inquinanti prodotte.

Tra le azioni strategiche di SETA vi è anche l’attenzione prioritaria alla valorizzazione del proprio capitale umano, per favorirne un sempre maggiore contributo e coinvolgimento nel processo di miglioramento aziendale con processi che consentano, compatibilmente con le disponibilità economiche aziendali, di migliorare la condizione salariale, motivazionale, formativa e qualitativa del personale, realizzando una maggiore fidelizzazione per diminuire la job-rotation, tuttora molto elevata. Su questi temi va ricordata la scelta aziendale (da agosto 2022) di assumere personale esclusivamente con contratto a tempo indeterminato e la sottoscrizione dell’accordo integrativo aziendale di secondo livello.

Le persone restano il patrimonio più importante: così è stato in passato, così continua ad essere oggi e così sarà nei progetti aziendali futuri. Degno di nota, a tal proposito, è l’avvio dell’importante progetto di welfare aziendale “#CONCILIAMO”, che ha visto SETA aggiudicarsi un significativo finanziamento, unica azienda italiana di Tpl automobilistico, dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il progetto ha consentito di avviare una serie di iniziative che vanno nella direzione di valorizzare l’attività post-lavorativa del personale, quali una palestra aziendale, laboratori attrezzati per figli dei dipendenti con disabilità ed un ambulatorio medico aziendale riservato ai dipendenti. SETA si sta inoltre attivando in ogni forma possibile per fronteggiare la carenza di autisti, situazione diffusa in gran parte delle Aziende di trasporto pubblico di gran parte d’Italia, mettendo in campo importanti risorse per fidelizzare il personale e formarne di ulteriore. In particolare, si segnala l’avvio di una Academy aziendale che ha già abilitato circa 30 nuovi autisti (di cui oltre il 50% donne), ai quali SETA ha garantito la copertura integrale dei costi per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali. Sono inoltre in via di perfezionamento misure di sostegno alla ricerca dell’alloggio a canone concordato per i nuovi assunti provenienti da altre regioni, ed altre iniziative rivolte all’inserimento lavorativo di cittadini stranieri, donne e giovani disoccupati.

Il Report di Sostenibilità di SETA, curato dalla struttura di Comunicazione Sociale dell’azienda, è pubblicato nella sezione “Responsabilità Sociale di Impresa” del sito web aziendale (sia in versione estesa che in versione sintetica highlights) ed è redatto facendo riferimento alle linee guida “G4 Sustainability Reporting Guidelines” pubblicate dal Global Reporting Initiative (GRI). Ci si è inoltre avvalsi delle indicazioni contenute nel documento “Linee guida Sostenibilità” realizzato dal Gruppo di Lavoro Sostenibilità di ASSTRA.

(comunicato stampa)

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