Continua la polemica sui crediti che l’Azienda Siciliana dei Trasporti dice di vantare nei confronti della Regione
Secondo quanto riportato oggi dall’edizione locale del quotidiano “La Repubblica” continua la battaglia fra i vertici di AST e la Regione siciliana.
Sullo sfondo il nodo dei crediti vantati da AST che i vertici dell’azienda affermano essere di oltre 50 milioni di euro a fronte di un buco di bilancio accertato che sfiora i 70 milioni.
La dirigenza di AST, società il cui unico socio è la Regione, in una lettera inviata a Palazzo dei Normanni ha sottolineato che “sono stati accertati debiti per circa 70 milioni di euro, ma anche circa 50 milioni di crediti certi, in quanto prevalentemente vantati nei confronti della Regione» e che in ragione di ciò la causa delle difficoltà di bilancio dell’azienda sono da imputare alla Regione.
Intanto, scrive il quotidiano, per il prossimo 24 gennaio è previsto un incontro tra l’amministrazione regionale e i vertici aziendali in cui verranno esaminati i due bilanci rimasti ancora in sospeso del biennio 2021-22 in cui emerge che le perdite di AST, non ancora certificate, ammontano a oltre 14 milioni di euro.
Anche se il piano presentato dall’amministrazione non è stao ancora approvato la sorte di AST sembra al momento segnata con la decisione della giunta siciliana di andare verso la privatizzazione del servizio di trasporto pubblico su gomma.