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Roma, Patanè: più fondi per il Tpl della Capitale

Roma, Patanè: più fondi per il Tpl della Capitale

Nell’intervista pubblicata nell’edizione locale del quotidiano “La Repubblica” a firma di Marina de Ghantuz Cubbe l’Assessore ai trasporti del Comune di Roma Eugenio Patanè prospetta l’aumento dei biglietti.

«A noi mancavano circa 100 milioni di euro ma lo abbiamo spalmato nel contratto di servizio con Atac e oggi mancano 24 milioni di costi vivi: qualora non ci fosse un aumento della quota per Roma, un aumento del biglietto sarebbe inevitabile ma in questo caso, metteremo in atto una manovra tariffaria. Significa diminuire il costo degli abbonamenti annuali per i romani, ma alzare il costo del singolo ticket che viene usato da chi prende i mezzi occasionalmente. Questo però è solo una parte del problema». Così l’assessore ai trasporti del Comune di Roma Eugenio Patanè nell’intervista concessa al quotidiano “La Repubblica” oggi in edicola.

La vicenda della quota spettante alla Capitale dal fondo nazionale dei trasporti riaffiora sistematicamente ma fino ad oggi non ha trovato una soluzione definitiva. Negli ultimi anni la richiesta di un adeguamento ha attraversato trasversalmente le diverse maggioranze che si sono formate in Campidoglio. Una domanda, questa, che si è sempre arenata insieme alla richiesta più volte avanzata di varare una legge speciale per Roma Capitale. In questo quadro l’esternazione dell’assessore Patanè si inserisce in un solco già noto e fino ad oggi improduttivo.

“A Roma – continua Patanè – siccome la quota del Fondo nazionale trasporti è rimasta sempre identica, nel corso degli anni sono diminuiti per forza di cose i chilometri di servizio. Atac, da che faceva 140 milioni di chilometri più il servizio periferico, oggi ne fa 93 e in periferia non arriva. Quasi 40 milioni di chilometri in meno che Roma deve riguadagnare perché sono stati tagliati dalle giunte di tutti i colori politici, da Alemanno a Marino a Raggi. Quindi a noi non servono solo 24 milioni per coprire i costi vivi, ma ce ne servono almeno 180-190 per ritornare ai chilometri di servizio che spettano alla città».

Nelle dichiarazioni odierne riemerge, inoltre, il confronto (anche questo noto da tempo) della disparità di trattamento fra il trasferimento dei fondi fra Roma e Milano. Dice l’assessore: “a Milano i chilometri percorsi sono 137 milioni, Atac e chi serve le periferie, più le metropolitane ne fanno 173, troppo pochi perché Roma è sette volte il capoluogo lombardo. A noi vengono dati dalla Regione 240 milioni che tra l’altro non arrivano dal fondo nazionale trasporti, ma da sempre, dal bilancio. Quindi per una città che è grande sette volte Milano e che ha funzioni nazionali e internazionali, che ha la città del Vaticano, manifestazioni nazionali e quant’altro non ci sono le risorse sufficienti.”

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