Una tappa fondamentale nella corsa di Bologna verso un servizio a zero emissioni entro il 2030: con una potenza di 2.000 kW e la possibilità di ricaricare in contemporanea 28 e-bus è un impianto all’avanguardia per la mobilità pubblica.
Tper compie un nuovo importante passo della strategia ambientale tesa alla massima ecosostenibilità della propria flotta. L’azienda, infatti, sta attuando un progetto che prevede di offrire servizi a zero emissioni su tutta la rete di trasporto pubblico nell’area urbana entro il 2030. La trazione elettrica rappresenta una delle linee d’azione del diversificato energy mix per la decarbonizzazione del parco veicolare dell’azienda in linea con quanto previsto dal PUMS metropolitano.
Per sostenere lo sviluppo di una sempre più numerosa flotta di bus elettrici è, quindi, necessaria un’infrastruttura di ricarica ispirata alla massima efficienza al fine di consentire rapidità e affidabilità delle operazioni. Per rispondere a queste esigenze ieri mattina è stato inaugurato, nel deposito di via Ferrarese, a Bologna, il nuovo sistema di ricarica progettato e realizzato per Tper dalla finlandese Kempower, azienda leader nelle soluzioni di ricarica di veicoli elettrici con realizzazioni all’avanguardia in tutto il mondo.
L’impianto – che si estende su una superficie di 7 ettari e ospita oltre 500 mezzi che lo qualifica come uno dei più grandi depositi d’autobus d’Europa – dispone delle soluzioni di ricarica più sicure e user friendly del mercato e ha una potenza nominale di 2.000 kW fornita da sei supercharger che funzionano con la tecnologia ad 800 V in corrente continua. Si tratta di impianti che garantiscono la funzionalità “smart grid”, ovvero la potenza di 2.000 kW può essere erogata agli accumulatori dei bus, ma può essere anche assorbita per erogarla ai consumi istantanei del deposito.
Attualmente possono essere ricaricati contemporaneamente 20 e-bus di Tper di ogni tipologia e lunghezza attraverso altrettanti pantografi Kempower, ognuno dei quali offre fino a 300 kW di potenza; inoltre, sono presenti satelliti a uscita singola, che offrono fino a 130 kW cadauno per la ricarica di ulteriori 8 bus tramite la presa standard universale CCS2 posizionata sul lato del veicolo.
Per la sua modularità, il sistema può prevedere anche un ampliamento: in futuro sarà, infatti, possibile implementare l’impianto fino a 48 autobus e veicoli elettrici in ricarica contemporanea con una potenza di 4.000 kW. In questo caso, l’impianto nella sua configurazione finale potrà assorbire, in termini di potenza elettrica, l’equivalente di quella installata in 1.330 appartamenti.
L’impianto di via Ferrarese ha comportato un investimento di circa 3,3 milioni di euro ed è stato finanziato al Comune di Bologna con DM 234 del 06/06/2020 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze.