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“Campione escludente” negli appalti: il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar del Lazio

“Campione escludente” negli appalti: il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar del Lazio

La V Sezione del Consiglio di Stato ha annullato con la sentenza del Tar Lazio n° 2617 favorevole a Romana Diesel nella vertenza con Giubileo 2025 spa.

Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 3518 pronunciata lo scorso 18 aprile ha ribaltato la pronuncia del Tar Lazio dello scorso febbraio nella vertenza che ha opposto Romana Diesel spa ella società Giubileo 2025 spa.
Al centro della vertenza i punteggi attribuiti dalla commissione aggiudicatrice nella gara di fornitura di 244 nuovi autobus all’azienda Solaris Italia srl compresi i servizi di full service che, secondo il ricorrente Romana Diesel, erano stati assegnati impropriamente sulla valutazione di un “campione” di autobus a due porte anzichè, come previsto dal capitolato, a uno a tre porte.
Dopo la prima pronuncia a favore della società ricorrente la società Giubileo 2025 spa (costituita a supporto del Commissario straordinario Roberto Gualtieri in vista del Giubileo del 2025) si è appellata al Consiglio di Stao e ha ottenuto la pronuncia favorevole.

Il Consiglio di Stato ribaltando la sentenza di primo grado ha affermato il principio che il “campione” non è elemento costitutivo, ma soltanto dimostrativo, dell’offerta tecnica, e dunque non idoneo a generare effetti escludenti, salva rilevante difformità.

Per il CdS dunque il “campione” è un mezzo di prova delle qualità promesse o di raffronto tra le caratteristiche del prodotto offerto e quello che sarà consegnato in fase esecutiva e tale rimane anche quando la legge di gara ne prescrive la presentazione “a pena di esclusione”. Il CdS ha mostrato quindi di ritenere doverosa l’esclusione solamente nel caso in cui il campione offerto fosse privo della caratteristiche “essenziali”.

 

Qui la pronuncia del Consiglio di Stato

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