Presentato a “Next Mobility Exhibition” lo studio del Politecnico di Milano “Verso una strategia nazionale per il trasporto con autobus e turismo”
Pieno riconoscimento del ruolo centrale dell’autobus anche nello specifico sistema della mobilità turistica e conseguente inserimento del settore tra le priorità del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo, recentemente adottato dal Ministero del Turismo. Nessuna restrizione alla mobilità in autobus ma invece politiche di incentivazione alla mobilità collettiva. Queste le richieste avanzate, in occasione di “Next Mobility Exhibtion”, da ANAV, l’Associazione di Confindustria che rappresenta tutte le modalità del trasporto passeggeri con autobus: trasporto pubblico locale, linee di lunga percorrenza, servizi di trasporto turistico, collegamenti aeroportuali, open bus.
“Un settore, quello del trasporto di passeggeri con autobus – precisa Nicola Biscotti, Presidente di ANAV – di assoluto rilievo per l’economia nazionale e che conta nel complesso 120mila addetti e 70mila autobus per un fatturato complessivo di 11 miliardi di euro annui”.
“Lo studio presentato oggi dal Politecnico di Milano – ha dichiarato Nicola Biscotti – mette in luce la duplice funzione del bus, “per raggiungere i luoghi del turismo e per muoversi nei luoghi del turismo”, e quindi la sua centralità e il rilevante contributo che garantisce, in tutte le sue diverse declinazioni, alla mobilità turistica, nel più generale ambito della mobilità delle persone. Soprattutto l’indagine dimostra come l’autobus, per le sue caratteristiche di flessibilità, economicità, capillarità dei servizi e capacità di integrarsi con altre modalità di trasporto, sia in grado, pur in contesti e con modalità diverse, di soddisfare le differenti esigenze di ampie platee di turisti”.
Biscotti sottolinea, infatti, come “accanto al segmento del noleggio con conducente tradizionalmente “a vocazione turistica” e con un’importante presenza in mercati come quello crocieristico e del turismo scolastico, negli ultimi anni sia fortemente cresciuta la presenza e la vocazione turistica delle autolinee nei collegamenti su medie e lunghe distanze, anche internazionali, verso città d’arte e località turistiche. Nel 2019 Bankitalia ha stimato in circa 1,5 milioni gli ingressi in autobus dei turisti internazionali, come per il trasporto ferroviario. E’ un dato sicuramente destinato a crescere in vista dell’ormai imminente Giubileo del 2025”.
“Sempre dall’indagine emerge anche l’importante ruolo degli open bus per la formazione di una valida offerta turistica nelle città e dei bus nell’assicurare efficienti collegamenti intermodali con porti, aeroporti e stazioni ferroviarie”.
Ma il dato più originale, anche perché sinora scarsamente indagato, è quello che riguarda l’utilizzo da parte dei turisti dei mezzi di trasporto pubblico locale per visitare i luoghi del turismo. “Lo studio presentato oggi – conclude Biscotti – ci ha infine svelato come il trasporto pubblico locale con autobus sia considerato dai viaggiatori, non solo in Italia, l’elemento più importante della mobilità turistica, per caratteristiche di flessibilità, prossimità ed economicità. Una recente indagine nella città di Roma ha peraltro evidenziato come il tasso di utilizzo dei bus tra turisti e abitanti locali sia comparabile e di come invece i taxi siano meno utilizzati dai turisti. Da qui la richiesta di ANAV di definire nell’ambito del PSST specifiche linee di azione per la valorizzazione, lo sviluppo e il potenziamento della mobilità turistica in autobus come volano di crescita dell’industria turistica nazionale.”