Il socio unico Roma Capitale ha approvato il bilancio 2023. L’utile di esercizio è di 10,9 milioni rispetto alla perdita di 50,8 del 2022. Raddoppiati investimenti.
Venerdì 26 luglio si è tenuta l’Assemblea di ATAC nella quale il Socio Unico di ATAC SpA Roma Capitale ha approvato il Bilancio dell’esercizio al 31.12.2023.
Nel comunicato diffuso in queste ore l’azienda capitolina ha reso noto che il bilancio si è chiuso con un utile di esercizio pari a 10,9 mln rispetto alla perdita di 50,8 mln del 2022, dopo aver scontato ammortamenti per 61,7 mln, svalutazioni per 4,1 mln, accantonamenti ai fondi svalutazione crediti e rischi rispettivamente per 22,3 mln e 13,6 mln.
Il margine operativo lordo (pari a 124,6 mln) registra un marcato aumento rispetto al risultato conseguito nel 2022 (38,4 mln), ottenuto grazie sia ai significativi apporti delle gestione caratteristica, sia alla presenza dei ristori per extracosti e per i mancati ricavi COVID 19 relativi a precedenti esercizi.
L’andamento del valore della produzione segnala un significativo incremento dei ricavi da mercato (214,8 mln rispetto a 189,7 mln del 2022), nonostante gli effetti strutturali sulla domanda determinatisi nel contesto di riferimento a seguito della pandemia.
Nel corso dell’esercizio è proseguita l’azione di efficientamento produttivo, che ha reso possibile una contrazione rilevante rispetto al consuntivo 2022 sia sul versante dei costi operativi che su quello dei costi di personale, pari nel complesso a circa 62 mln, a cui concorre l’impatto della revisione di perimetro (cessione ferrovie Lido e VT).
La Società ha effettuato investimenti per 57,5 mln, pari al doppio di quelli consuntivati nel 2022, operando anche quale soggetto attuatore per conto di Roma Capitale. Gli investimenti in autofinanziamento sono stati pari a 41,8 mln.
Tra gli interventi più significativi si cita il rinnovo del parco mezzi (n. 118 bus ibridi da 12 mt., n. 22 bus a metano da 12 mt e n. 33 bus da 8 mt.), le lavorazioni su impianti di traslazione presso le stazioni delle linee metropolitane A e B, la manutenzione straordinaria sull’armamento tranviario, il rinnovo completo dell’armamento della tratta “Anagnina-Ottaviano” della Metro A.
Infine, la cassa al 31.12.2023 è risultata pari a circa 46,3 mln. Il patrimonio netto è di 525,3 mln.