Nell’incontro con le sigle sindacali che si è tenuto sabato l’ad di Atm Arrigo Giana ha presenteto le proposte dell’azienda.
Secondo quanto riportato da diversi organi di stampa, l’azienda di trasporti meneghina è pronta a mettere in campo un piano strutturale per arginare la crisi conducenti che attanaglia ATM.
Sul preliminare tavolo di confronto che si è tenuto nel fine settimana la proposta avanzata dal n.1 dell’azienda prevede una riforma strutturale con al centro le esigenze dei conducenti: “Da Atm – ha spiegato Giana ai numerosi cronisti presenti – c’è l’apertura totale a discutere e rivedere qualsiasi accordo pregresso, dobbiamo dare risposte nuove perché gli approcci tradizionali non sono più sufficienti ad affrontare un contesto complessivo (lavoro, casa, sicurezza), che è profondamente cambiato ed è diventato più sfidante”.
Da tempo l’azienda è alle prese con la riduzione delle corse dei mezzi di superficie nel tentativo di arginare i ritardi su molte linee, anche in pieno centro. Uno dei temi prioritari infatti è quello della carenza di autisti (Atm lamenta la mancanza di circa 350 conducenti dopo le oltre 200 dimissioni che si sono registrate nei primi mesi del 2024).
L’obiettivo è quello di costruire turni sempre più vicini alle esigenze dei dipendenti e di trovare una soluzione (attraverso la fondazione) allogiativa per i tanti costretti ad abbandonare Milano per i costi proibitivi degli affitti. L’idea è quella di ricavare nell’area di viale Zara circa 150 appartamenti da destinare ai dipendenti.
I sindacati da parte loro hanno ribadito la volontà a collaborare con l’azienda ma hanno sottolineato la necessità di giungere al rinnovo del contratto di lavoro collettivo, con aumenti salariali auspicati fino al 20 per cento per rendere di nuovo attrattivo il mestiere.