eTPL, e-mobility, smart urban mobility e smart logistics al centro della quarta giornata di conferenze a Palazzo Tursi. La nuova piattaforma Intelligent Urban Mobility pone Genova all’avanguardia in Italia nel campo del monitoraggio del traffico.
La quarta giornata della Genova Smart Week 2024, interamente dedicata ai progetti di smart mobility allo studio dell’amministrazione, si è aperta ieri con l’ultimo intervento di Matteo Campora nelle vesti di assessore comunale alla mobilità integrata e trasporti. «Temi di cui naturalmente continuerò ad occuparmi anche da consigliere regionale e sui quali in questi anni – ha riflettuto –, si sono fatti grandi passi avanti dal punto di vista dell’innovazione tecnologica. Ma parlare di mobilità significa parlare anche di infrastrutture e, grazie all’adeguato supporto ricevuto dal governo, su questo fronte Genova è diventata protagonista su scala nazionale, intercettando risorse per un miliardo di euro e sviluppando progetti innovativi come quello dei 4 assi di forza del trasporto pubblico locale».
A moderare il panel è stato Arcangelo Merella, project manager di Smart Genova, sottolineando a sua volta come mai, prima di oggi, il Comune avesse avuto a disposizione tanti fondi da investire in progetti legati alla mobilità. Tra questi, naturalmente, di grandissimo rilievo è la piattaforma Intelligent Urban Mobility, progetto in fase di realizzazione da parte di Movyon, società del Gruppo Autostrade per l’Italia, in sinergia con un team di partner di eccellenza tra cui Liguria Digitale, Mindicity (TIM Enterprise, Gruppo Tim), Gruppo FOS e Aitek, presentato in anteprima proprio a questa edizione della Genova Smart Week contestualmente all’inaugurazione del Mobility Lab di Smart Genova presso l’area del Porto Antico.
«Questo progetto – ha spiegato Sabino Titomanlio, urban mobility director di Movyon-Aspi – offre la straordinaria opportunità di applicare al contesto urbano le competenze del Gruppo Autostrade per l’Italia e di costruire un caso di eccellenza e di riferimento per tutta Italia. La sfida è quella di raccogliere e valorizzare tutti i dati disponibili e far collaborare applicazioni nuove ed esistenti. Grazie ad un gruppo di partner eccellenti e ad un team di professionisti, dopo il primo anno, è già operativo il digital twin della città, una piattaforma software che si appoggia su infrastrutture di calcolo e connettività che resteranno di completa proprietà della città stessa. Ora siamo pronti per l’installazione della infrastruttura urbana connessa, costituita da centinaia di sistemi di campo distribuiti su tutto il territorio genovese: varchi ZTL, punti di monitoraggio del traffico, pannelli informativi, antenne di comunicazione veicolo-infrastruttura e altri elementi innovativi che alimenteranno continuamente un giacimento di dati di inestimabile valore per una gestione evoluta e sostenibile della mobilità urbana». La tecnologia e la piattaforma vengono ospitati nel data center gestito da Liguria Digitale e tutta l’infrastruttura hardware e software resterà di proprietà della città.
Francesco Meneghetti, Ceo di Mindicity del Gruppo TIM, a sua volta ha fatto il punto sui progetti di urban intelligence: sebbene l’azienda sia presente in questo campo in più di venti città in tutta Italia, è a Genova che sta sviluppando qualcosa di diverso e profondamente innovativo proprio nell’ambito del progetto Intelligent Urban Mobility, interpretando questa opportunità in senso non solo risarcitorio, ma progettuale. Genova ha una lunga tradizione di capacità, conoscenze e competenze nel campo della tecnologia e proprio qui, nel data center di Liguria Digitale, TIM sta facendo girare 50 reti neurali di AI, tutte sviluppate in Italia. L’obiettivo è che anche grandi soggetti internazionali possano guardare a questo progetto e a questo territorio come un esempio da seguire.
Gabriele Ferrazzano, responsabile dello sviluppo servizi per la mobilità di Enilive, ha spiegato il ruolo delle cinquemila stazioni di servizio Enilive come hub di mobilità e il contributo del car-sharing alla smart mobility. L’importanza della tecnologia al servizio dei dati è stata ribadita anche da Enrico Brunetti di City Green Light, con particolare riferimento al conteggio e alla classificazione dei veicoli, o alla possibilità di stimarne velocità e loro abitudini, portando l’esperienza del lavoro svolto per il Comune di Varese.
L’impatto del traffico sulla qualità dell’aria è stato invece l’oggetto dell’intervento di Andrea Bisignano dell’Arpal, che ha spiegato come l’Agenzia impieghi modelli matematici che tengono conto di tutti i tipi di emissioni in maniera del tutto analoga a quanto avviene per le previsioni meteorologiche, segnalando però l’importanza di avere un input di dati di qualità riferito al parco delle vetture circolante, ai flussi di traffico e alla modulazione temporale
Ampio spazio è stato poi dedicato alla smart mobility applicata al trasporto pubblico locale con Fabio Gregorio, responsabile innovazione servizi e tecnologia di Amt, a tracciare una panoramica sugli interventi destinati a trasformare la mobilità pubblica a Genova: dal prolungamento della metropolitana allo Skymetro, dai 4 assi di forza al Maas (Mobility as a Service), soffermandosi anche sull’obiettivo di completare l’elettrificazione dell’intera flotta entro il 2026. La nuova fornitura di filobus per il capoluogo ligure – 112 unità entro l’autunno del prossimo anno – è stata presentata da Stefano Scoccia di Solaris Italia, mentre Gregorio Sità, di Iveco Bus, ha annunciato la consegna entro due anni di 40 Eway da 12 metri che andranno ad aggiungersi agli 11 Urbanway full hybrid e agli 8 Eway da 9,5 metri già in circolazione.
Andrea Mastinu, sales and business development manager di Almaviva, ha presentato ulteriori possibili campi di impiego dell’Ai nel mondo del trasporto: come assistente virtuale per l’acquisto di biglietti e la gestione di abbonamenti, per la ricerca del tragitto in linguaggio naturale e per servizi di informazione turistica e di manutenzione. Riccardo Genova, docente di veicoli elettrici ibridi e mobilità sostenibile all’Università di Genova, ha invece invitato a pensare a forme di alimentazione alternative all’elettrico per il trasporto extraurbano di lunga percorrenza proponendo, ad esempio, l’impiego dell’idrogeno.
Mobilità elettrica che rimane, comunque, l’opzione prioritaria cui non a caso è stata dedicata un’intera sessione della giornata: dall’intervento di Santiago Vacca di Genova Parcheggi, che ha descritto il nuovo modello di governance del Tpl introdotto con l’Agenzia della Mobilità di Genova, ad Alessandro Casto, generale manager di Novelli 1934, soffermatosi sull’involuzione del mercato delle auto elettriche dal punto di vista di un grande concessionario. Con Flavio Marangon, del Rina, il focus è tornato sul trasporto pubblico, settore in continua evoluzione verso sistemi a minore emissione e maggiore capacità, sia per quanto riguarda i bus che le metropolitane, dove è forte la spinta all’automazione, passando per il ritorno sul mercato delle monorotaie, la crescita dei veicoli a guida autonoma, dei sistemi a fune e, infine, degli hyperloop, treni a levitazione magnetica nel vuoto, per ora solo in fase di progettazione o sperimentazione. In chiusura Beatrice Carolina Iaia, ceo di BioTitan Nanotechnology, ha parlato di come ridurre l’impatto ambientale delle attività di pulizia e manutenzione mentre Dino Frambati, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ha descritto le sfide che attendono il mondo dell’informazione nel comunicare le nuove tecnologie, in un’ottica di mobilità e trasporto pubblico.
La giornata di conferenze si è conclusa con una panoramica sulle nuove infrastrutture di mobilità condotta da Marco Guarino, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti. Il progetto dei 4 assi di forza del trasporto pubblico locale – finanziato con 471 milioni di euro dal ministero dei trasporti e destinato a interessare 96 km di percorso cittadino lungo le direttrici di Ponente, Centro, Levante e Val Bisagno individuate dal Pums –, è stato illustrato da Alberto Bitossi, ingegnere della direzione project management office del Comune di Genova. Progetti di urbanistica tattica a Sampierdarena, riqualificazione degli spazi pubblici legati a una migliore mobilità urbana e iniziative di mobility management e carsharing condominiale, ad esempio al Biscione di Quezzi, sono stati mostrati da Valentino Zanin, responsabile della direzione Smart Mobility.
Alberto Minoia, ceo & general manager di Stazioni Marittime, ha invece confermato i lavori per il nuovo collegamento con la stazione ferroviaria di Genova Principe termineranno entro l’inizio del 2026, con l’intenzione di aumentare, di molto, la percentuale di croceristi che raggiungono Genova in treno, oggi ferma all’8%. Per quanti arrivano via aeroporto, invece, l’obiettivo a cui si sta lavorando è quello di imbarcare i bagagli direttamente al Cristoforo Colombo per poi ritrovarli direttamente alla cabina della nave. Prima ancora, però, ha spiegato Manuela Sciutto, dirigente del progetto grandi infrastrutture di trasporto del Comune di Genova, sarà costruito il sistema di collegamento per connettere l’aerostazione con la ferrovia tramite un tapis-roulant sopraelevato e coperto della lunghezza di 640 metri, per 29 milioni di finanziamento complessivo. I futuri affinamenti progettuali, in questo senso, prevedono l’ottimizzazione della larghezza dell’impalcato, la creazione di una struttura di interscambio, il sistema di ventilazione e condizionamento, le schermature visive verso l’esterno, i pannelli fotovoltaici.