A Carrara riflettori su ´Ariambiente´ – 18/21 ottobre – la 1° Conferenza sulla qualità dell´aria. Resi noti i risultati dell´indagine ´Io e il traffico´, condotta dalla Nets di Bologna

Verranno presentati in questo ambito i risultati delle interviste sui comportamenti degli abitanti di Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli

I risultati la dicono lunga: solo 5 italiani su 100 dichiarano di usare la bici in città.  Dall´indagine messa a punto in cinque città dallo studio Nets di Bologna, emerge netto lo scontento per i mezzi pubblici ´poco funzionanti´, e l´abitudine, dura a morire, dell´uso dell´auto privata ad oltranza.   Fra le pieghe di ´Ariambiente´, 1° Conferenza nazionale delle politiche regionali sulla qualità dell´aria, di scena a Carrara dal 18 al 21 ottobre, verranno presentati i risultati dell´indagine ´Io e il traffico´, che va a vagliare le abitudini degli italiani a Roma, Milano, Napoli, Bologna, Firenze. Dalle interviste emergono nettissimi i profili degli italiani riconducibili a:  ´quelli che non farebbero a meno della macchina neanche se gli spari´, ´quelli che se il bus o il metro funzionassero davvero…´ ´quelli che manderebbero tutti i motori al macero´, ´quelli che ci vorrebbero tante moto elettriche´, ´quelli che la bici è la sola alternativa´ ecc. ecc.  Mentre politici, esperti e industriali stanno per concentrarsi a Carrara, gli organizzatori di Carrarafiere hanno tastato il polso agli italiani sul dilemma che più tormenta la nostra società: salute o trasporti? Polmoni o motori? Come conciliare l´esigenza di muoversi in libertà e rapidamente con quella di difendere l´ambiente?  Affidata allo studio Nets di Bologna, la ricerca si è svolta nella prima settimana di ottobre in cinque tra le maggiori città italiane, Milano, Roma, Napoli, Bologna e Firenze. Hanno risposto all´intervista 2000 persone dei due sessi, divise in cinque classi di età a partire dai 14 anni, ovvero l´età della prima patente necessaria per  guidare una moto di 50 centimetri cubici.  ´Abbiamo scelto un panel identico per tutte le cinque città´, spiega Giorgio Savorani, il direttore di Nets che ha coordinato la ricerca, ´400 persone, 200 maschi e 200 femmine, suddivise in cinque classi di età, ognuna composta da due gruppi di 40 individui´.  Il dato più evidente, tra i tanti messi in luce dall´inchiesta, è che il veicolo meno inquinante, la bicicletta, è quello meno usato (5,2% degli intervistati). E se 15 italiani su 100 dichiarano di spostarsi abitualmente a piedi, oltre la metà (51,6%) si serve della moto o della macchina, mentre poco più di uno su quattro (27,7%) usa il mezzo pubblico. L´aspetto sconcertante è che quasi tutti (90,1%) sono convinti che in città il traffico abbia inciso pesantemente sulla qualità della vita e che lo smog possa provocare il cancro (81,6%). Il 51,9% ritiene comunque che su questi argomenti si diano poche informazioni.  Le opinioni variano di molto quando si tratta di stabilire quali provvedimenti prendere. La maggioranza (66,5%) pensa che si debba incentivare l´uso dei trasporti pubblici e una quota significativa (45,7%) quello della bicicletta. Alcuni (11,5%) vorrebbero bandire dalle città tutti i motoveicoli privati. Altri (10,8%) si accontenterebbero di far fuori le auto, mentre molti di più (31,7%) sono per la lotta a oltranza ai motorini.  Il paradosso è però in agguato quando l´inchiesta vira su quanti (51,6%) dichiarano di spostarsi abitualmente in macchina o in moto. Alla domanda: per che cosa rinuncerebbe al suo veicolo? il 25,4% (uno su quattro) risponde per nessun motivo. Quasi altrettanti (24,4%) si dichiarano disposti ad accettare il sacrificio solo se così facessero tutti. Come dire: cominci pure qualcun altro. Il resto del campione sembra apparentemente disponibile: il 32,6% chiede un sistema pubblico di sicura efficienza e l´11,1% vere prove dell´inquinamento. L´impressione, tuttavia, è che nessuno sia disposto a dare l´esempio.  Analizzando la ricerca per sesso e per età, le variazioni sono tutto sommato marginali. Maschi e femmine si comportano più o meno nello stesso modo, entrambi protagonisti e vittime alla pari della motorizzazione di massa. Le donne tendono semmai a usare di più il trasporto pubblico, ma vanno anche meno in bicicletta. E, nella fascia compresa tra i 31 e i 50 anni, battono gli uomini nell´uso della macchina.   Manuela Michelini (clickmobility.it) Per maggiori ragguagli su ´Ariambiente´ consulta il calendario
Ne ha parlato anche la stampa  18/10/2001   – La Nazione –   Sandro Bennucci TOSCANA: ALLARME SMOG  17/10/2001   – Il Nuovo –   Gabriele Masiero SULLO SMOG VINCE LA COMODITA Solo 5 italiani su 100 usano la bici per muoversi in città

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