Andare verso un mercato regolato salvaguardando l´ambiente e la socialità del settore

Intervista a Marcello Panettoni (Vicepresidente di Asstra e Presidente APM Perugia

Recentemente ASSTRA ha lanciato la proposta di utilizzare tre centesimi di Euro dell´accisa sulla benzina per finanziare il rinnovo del parco autobus, cosa ne pensa? Sono senza dubbio favorevole. Ritengo che la proposta di Asstra sia un modo intelligente di riaffermare il carattere sociale del trasporto pubblico locale, secondo modalità aggiornate. Sino a poco tempo fa si riteneva che l´impatto del servizio consistesse principalmente nel raccogliere le istanze di fasce sociali economicamente deboli. Il nuovo scenario globale ci pone dinnanzi problematiche ben differenti. Incentivare l´utilizzo del mezzo pubblico e ammodernare i mezzi attraverso i quali esso si realizza, significa abbattere i livelli di inquinamento, contribuire a mitigare il ´consumo´ del territorio connesso alla costruzione di nuove strade e parcheggi, limitare i costi sociali derivanti, in primo luogo, dal traffico privato, quali le congestioni urbane e l´incidentalità, due terzi della quale si determina in strade urbane e provinciali dove opera il servizio di tpl. Più in generale quali ritiene dovrebbero essere le modalità per finanziare il trasporto pubblico? Oltre il già citato rinnovo del parco rotabile, impegno da considerarsi strategico, si dovrebbe procedere alla realizzazione di infrastrutture dedicate al TPL come, per esempio, corsie riservate,trasporto in sede propria (tranvie, filovie, sistemi innovativi, ecc.), nodi intermodali, tutti elementi necessari per lo sviluppo del settore e per l´abbattimento dei costi d´esercizio. Accanto a ciò va perseguito il costante aggiornamento delle tecnologie informatiche e telematiche, con l´obiettivo di elevare i livelli di qualità del servizio erogato, con particolare riferimento all´informazione rivolta all´utenza, al controllo di gestione, alla tariffazione. Per quello che attiene l´ambito gestionale ritengo necessario che nelle gare per l´assegnazione del servizio, vengano garantiti alle aziende un numero minimo di anni, da sei a nove, con un tipo di gara ´Gross Cost´ con rischio imprenditoriale e commerciale a carico del soggetto aggiudicatario. Andrebbero altresì previsti meccanismi di tutela attraverso il ´Price Cup´, strumento che contempla l´adeguamento delle tariffe e del contributo posto a gara d´asta ai tassi inflattivi, ovviamente per tutto il periodo di durata del contratto. Vuole descriverci brevemente una carta d´identità della sua azienda e delinearci le sue strategie? Apm è una media realtà imprenditoriale che fa della capacità di innovazione tecnologica  e della duttilità nell´interpretare le nuove istanze del mercato la propria cifra interpretativa. Senza ovviamente tralasciare una sana cultura del lavoro che, nell´arco di pochi anni, ha permesso di dimostrare come le limitate dimensioni non siano di ostacolo allo sviluppo di progetti validi e finanziariamente sani. In questo equilibrio tra proiezione al futuro e mantenimento di valori forti risiede la peculiarità del nostro modo di fare impresa nell´ambito della gestione di servizi pubblici. Quali saranno i prossimi appuntamenti della vostra azienda? Per ciò che attiene la dimensione interna stiamo accelerando i processi di innovazione gestionale.  I principali ambiti d´intervento individuati sono lo sviluppo tecnologico, il controllo della qualità, la predisposizione di bilanci ambientali e sociali intesi come strumenti attraverso cui stimolare il confronto e la condivisione del progetto Apm. Da sottolineare è anche l´impegno profuso per il rinnovo del parco mezzi, in sintonia con quella filosofia di rispetto per l´ambiente che, sempre di più, deve divenire patrimonio delle società impegnate nel trasporto pubblico. E´ nostro intendimento adoperarci per migliorare ulteriormente il rapporto con l´utenza. La comunicazione bidirezionale con i fruitori del servizio rappresenta uno scenario da consolidare per garantire un costante e corretta informazione. La liberalizzazione del trasporto pubblico locale sta procedendo ormai anche nel nostro paese in modo irreversibile. In linea generale, come vede questo processo in corso e quali ritiene saranno i prossimi sviluppi della riforma del trasporto pubblico? Valuto favorevolmente una liberalizzazione del TPL ´regolata´, che garantisca l´utenza, le imprese, il servizio. La competizione mediata da un valido apparato normativo determinerà, sul lungo periodo, vantaggi per la clientela sotto forma di innalzamento della qualità del servizio stesso. Le mutate condizioni avranno effetti anche sulle aziende. Esse dovranno modificare progressivamente la propria struttura, riprogettando le proprie modalità operative  e partendo da un dato assodato: non è più possibile fare affidamento su di un bacino affidato direttamente e necessariamente stabile nel tempo. L´esigenza che mi sento di rappresentare consiste, comunque, nel richiedere ´certezza del diritto´, con regole chiare e risorse adeguate, stabili e il più possibile condivise. Nell´ambito del processo di liberalizzazione si stanno formando varie alleanze e raggruppamenti di imprese, voi come pensate di muovervi? Sicuramente promuovendo, sia a livello regionale che nazionale, raggruppamenti di imprese tesi a garantire un aumento di competitività di aziende altrimenti troppo piccole per il sistema di mercato europeo. Dobbiamo rapidamente procedere ad una ottimizzazione dei costi e dei processi gestionali, senza dimenticare la ´clausola sociale´ che il mondo del lavoro ci rappresenta. Mercato e competizione possono essere affrontati tentando di eliminare le forme di spreco e di improduttività gestionali, migliorando il servizio alla popolazione senza procedere ´hic et nunc´ a ridimensionamenti di personale. Molte aziende di trasporto pubblico in Italia hanno ancora consistenti deficit; come è possibile rendere appetibile dal punto di vista economico questo mercato? L´unica strategia possibile consiste nel garantire certezze nelle entrate, oltre che realizzare un´oculata impostazione sia in ambito finanziario, sia in fase di progettazione del servizio. Apm è molto attiva nelle gare che sinora sono state effettuate. Fa parte delle Ati che si sono aggiudicate i tre lotti posti in gara  a Roma. Come vedete quest´esperienza? Sicuramente positivo è il rapporto con la città.  Siamo sicuri di aver contribuito al miglioramento del servizio con una sensibile contrazione dei costi. Dà soddisfazione, ovviamente, anche l´utile che Apm trae dalla partecipazione all´esperienza romana. In più il confronto con una realtà complessa qual è quella della capitale costituisce uno stimolo costante verso il miglioramento dei nostri modelli gestionali. Quali sono state le caratteristiche che hanno determinato il successo dell´Ati vincente? Una forte coesione di gruppo, l´elevata capacità logistica e organizzativa, un progetto industriale che mette a disposizione strumenti tecnologici efficaci a prezzi contenuti. Quale ruolo vede per i grandi gruppi stranieri in Italia? La positività della loro presenza dipenderà dalle modalità attraverso cui essa si andrà ad esplicare. Vantaggi potrebbero derivare dal confronto con nuove conoscenze, tecnologie e modelli gestionali, oltre che dalla venuta di ulteriori risorse. Questi elementi potrebbero giocare un ruolo decisivo nell´ammodernamento del Tpl italiano. Pericoloso, al contrario, sarebbe qualsiasi tentativo di colonizzazione attuato nei confronti delle nostre aziende, con attenzione diretta solamente al profitto e all´occupazione di spazi. La strada è quella della collaborazione nell´ottica dello sviluppo, non quella del confronto finalizzato all´inglobamento del più piccolo. Non possiamo sottrarci alle regole generali del mercato anche se intendo sottolineare l´importanza del principio di reciprocità. Sarebbe scorretto permettere l´arrivo di gruppi provenienti da paesi che non avessero ancora superato il meccanismo dell´affidamento diretto. In tutte le gare alle quali avete partecipato fra i vostri ´alleati´ c´erano un grande gruppo privato, la Sita, ed il gruppo francese Transdev; avete stretto un´intesa strategica con queste due società? Strategica e stabile è la collaborazione con Transdev; stiamo adoperandoci per estendere la positiva esperienza avuta con Sita nell´area romana e laziale.    Marco Talluri – clickmobility.it

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