Luigi Angeletti, leader della Uil, in queste settimane è stato uno dei protagonisti nella querelle sui licenziamenti facili, che ha visto la spaccatura delle tre principali organizzazioni sindacali e la
Luigi Angeletti, leader della Uil, in queste settimane è stato uno dei protagonisti nella querelle sui licenziamenti facili, che ha visto la spaccatura delle tre principali organizzazioni sindacali e la firma separata (la Cgil non ci sta e ha già annunciato per ottobre lo sciopero generale)del cosiddetto Patto per l´Italia.
Ma, nonostante il clima sia dominato dal capitolo Welfare, con clickmobility.it il segretario generale della Uil riconosce che una delle priorità nazionali è quella del trasporto pubblico.
Angeletti, cos´è che non va?
´Purtroppo scontiamo una carenza cronica di infrastrutture che inevitabilmente va a incidere su una sempre più sentita esigenza di mobilità da parte dei cittadini´.
Quali settori soffrono, in particolare?
´Direi che dal sistema autostradale e stradale a quello aereo e ferroviario di passi in avanti da fare ce ne sono parecchi, questo è un Paese moderno, dove si muovono 57 milioni di persone. Che subiscono per l´appunto le carenze di cui accennavo´.
E allora, che fare?
´Beh, qualcosa seppure in ritardo si sta muovendo. Nel senso che la più grossa fetta di investimenti pubblici programmati dal governo è diretta al settore dei trasporti´.
Gli utenti hanno qualche speranza?
´Certo, ci vorrà tempo per avere finalmente servizi migliori e competitivi, e non va dimenticato che gli
handicap del settore vanno ad incidere anche sulla produttività delle aziende, che nel costo dei trasporti e dell´energia hanno il loro tallone d´achille´.
Eugenio Agosti ? clickmobility.it