E´ stato firmato giovedì 17 gennaio, a Palazzo Balbi di Venezia, l´accordo quadro per il riassetto del sistema ferroviario veronese. L´intesa è stata sottoscritta dall´assessore regionale alle politiche della mobilità
E´ stato firmato giovedì 17 gennaio, a Palazzo Balbi di Venezia, l´accordo quadro per il riassetto del sistema ferroviario veronese. L´intesa è stata sottoscritta dall´assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso, dall´assessore comunale all´urbanistica Stefano Cesari, dall´assessore provinciale ai lavori pubblici Gilberto Pozzani e dall´Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana Mauro Moretti. In sostanza, gli enti firmatari riconoscono la necessità di definire e concordare in via prioritaria soluzioni che affrontino e risolvano le questioni inerenti la penetrazione della linea ad Alta Capacità nel nodo di Verona e il potenziamento degli impianti del Quadrante Europa, con il quale la linea ad alta capacità e quella storica dovranno essere funzionalmente collegate. Il tutto, anche tenendo conto della realizzazione del nuovo asse del Brennero, dovrà avvenire in maniera compatibile con il riassetto urbanistico della città e con la vivibilità degli abitati. In proposito viene riconosciuta la necessità funzionale della cintura ferroviaria del nodo veronese, la cui realizzazione dovrà avvenire in uno scenario temporale coerente con l´aumento del traffico. Gli enti firmatari concordano inoltre sull´esigenza di giungere alla più rapida convocazione della Conferenza dei Servizi relativamente alla tratta Verona?Padova e all´attraversamento ad alta capacità del nodo di Verona. Tra gli impegni contenuti, vi è anche quello di RFI di predisporre il progetto di razionalizzazione e velocizzazione dell´intero nodo ferroviario veronese, con particolare riferimento all´adeguamento infrastrutturale e tecnologico degli impianti di Porta Nuova e Porta Vescovo, conseguente all´inserimento dei nuovi binari. Circa il potenziamento del Quadrante Europa vengono indicati interventi quali l´ampliamento del terminale e la ricostruzione del fascio di presa e consegna, mentre uno specifico gruppo di lavoro misto dovrà definire (entro sei mesi dalla sua istituzione) soluzioni alle problematiche relative alla riorganizzazione generale del servizio ferroviario merci del nodo, alla valorizzazione delle aree liberabili nella stazione di Porta Nuova, alla verifica dell´accessibilità a sud della stazione, al progetto di nuova tramvia, alla definizione di accordi coi Magazzini Generali, allo spostamento dell´elettrodotto Brennero?Modena, al progetto di nuova viabilità a sud di Porta Nuova e alla cessione al Comune dell´area denominata ´Buca delle bombe´. Quello odierno è un atto di grande importanza ? ha commentato Renato Chisso ? sia nel contesto del sistema ad Alta Capacità, sia perché il nodo di Verona è fondamentale tanto per i collegamenti Est Ovest tanto per quelli Nord Sud; l´accordo, anche attraverso il tavolo tecnico, ci consente di superare, con il consenso delle comunità locali, una serie di problemi che sono strategici dal punto di vista della mobilità e del trasporto e per la città scaligera. Soddisfazione per l´intesa e i suoi contenuti è stata manifestata anche dagli assessori Cesari e Pozzani, mentre l´amministratore delegato di RFI Moretti ha ribadito che esso consente di poter proseguire con la conferenza servizi per l´alta capacità da Verona a Padova, prestando grande attenzione ai problemi della città e alle questioni di natura urbana. Ufficio stampa Regione Veneto