Trento. La Provincia riorganizza il Tpl. Frutto d´uno studio accurato la nascita della Trentino Trasporti

A segnare il primo passo sul percorso della riorganizzazione del Tpl sarà nel 2002 la nascita della Trentino Trasporti. Con la presentazione dello studio, messo a punto dalla Giunta provinciale,

A segnare il primo passo sul percorso della riorganizzazione del Tpl sarà nel 2002 la nascita della Trentino Trasporti. Con la presentazione dello studio, messo a punto dalla Giunta provinciale, arriva puntuale la prima risposta concreta alla legge 16 del ´93, la stessa che impose alla Giunta di compiere tutte le analisi e le verifiche tecniche necessarie per consentire la costituzione della nuova società. I punti cardine dello studio dovranno diventare patrimonio delle due attuali aziende di trasporto, l´Atesina e la Trento-Malè, a cui è demandato il compito di muoversi nell´ambito della nuova fase.  ´In quest´ottica ? ha spiegato Silvano Grisenti, assessore provinciale ai trasporti ? si inserisce il lavoro preparatorio del Piano della Mobilità impostato in questi mesi dalla Giunta provinciale sulla base degli atti di indirizzo approvati nel luglio del 2000. Gli studi sin qui compiuti fanno riferimento alle esigenze della mobilità espresse non solo dalle risorse umane  ma anche dalle imprese, dalle esigenze legate al fenomeno turistico, non trascurando i fenomeni di attraversamento di un territorio come il nostro interessato da flussi di traffico generati altrove´.  La fusione fra le due aziende sancirà la nascita di un solo comparto che, solo in futuro,  lascerà spazio a tre compagini: la Trentino Trasporti Spa, una seconda impegnata con le operazioni d´esercizio ed una terza con il noleggio.  ´Il Piano della mobilità  – ha sottolineato Grisenti – dovrà tendere a realizzare: una mobilità sostenibile, nell´ottica di un principio di solidarietà inter-generazionale, ossia di salvaguardia dell´ambiente per le generazioni future attraverso la conservazione delle risorse non rinnovabili; una mobilità integrata , sia in senso modale che territoriale, che possa contare su infrastrutture da realizzare secondo una logica di tipo hub , che concentri i flussi di traffico su alcuni punti cardine per poi smistarli verso le loro destinazioni finali; una ´governance´ della mobilità, che attraverso il monitoraggio tecnologico dei modi in cui si articola la mobilità, e il controllo dei flussi di traffico, orienti il programmatore verso la prevenzione di congestioni e criticità´.  Se la legge del ´93 ha per molti versi anticipato la riforma nazionale del settore, l´assessorato ai Trasporti della Provincia ha ritenuto fondamentale predisporre lo studio lasciando spazio a soluzioni ottimali capaci di coniugare l´esigenza di cambiamento alla tutela del patrimonio dell´Atesina e della Trento-Malè, il cui valore si aggira attorno ai mille miliardi.  ´Anche a prescindere dalla messa a gara dei servizi, se sarà confermata, a partire dal 2003, abbiamo il dovere ? ha commentato l´ assessore Grisenti illustrando le finalità dello studio ? di creare le condizioni di massima efficienza ed efficacia delle nostre aziende, ma nessuna modifica siamo legittimati a fare se non riusciamo a salvaguardare, nell´ambito della stessa, quattro capisaldi. Anzitutto, la tutela del territorio, intesa come riequilibrio territoriale dei servizi di trasporto, che consenta qualità e uniformità di servizi tra le diverse aree e vallate, attraverso la riallocazione di risorse derivanti da risparmi di spesa. Mi piace ricordare in proposito ? ha continuato Grisenti ? uno studio relativo ai servizi urbani dell´Emilia Romagna, che ha messo in luce come l´aumento della velocità commerciale di appena un chilometro poteva determinare un risparmio di spesa di circa 10 miliardi, con la possibilità di reinvestire i risparmi in ulteriori servizi´.   Nel predisporre il piano di intervento la Provincia non ha dimenticato di considerare la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse umane, presenti nelle due aziende, del patrimonio immobiliare e mobiliare, del valore economico, della collocazione baricentrica sul territorio.  Alla Provincia spetta un compito di ´regia´, con funzioni di regolazione, programmazione e finanziamento; la gestione della rete andrà a un soggetto societario a prevalente capitale pubblico; la gestione dei servizi a un soggetto a capitale misto, ma orientato al mercato.    Manuela Michelini (clickmobility.it)
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