E´ stata firmata una nuova intesa fra la Regione, la Provincia e gli otto comuni dell´area omogenea fiorentina per una migliore qualità dell´aria. Il monitoraggio e il controllo della qualità
E´ stata firmata una nuova intesa fra la Regione, la Provincia e gli otto comuni dell´area omogenea fiorentina per una migliore qualità dell´aria. Il monitoraggio e il controllo della qualità dell´ aria appare sempre di più uno strumento necessario per la salvaguardia dell´ambiente e per il miglioramento della qualità della vita. La Regione, nell´individuare i comuni toscani con superamento del valore limite relativamente ad una o più sostanze inquinanti ed i comuni con rischi di superamento, ha determinato un´Area omogenea, costituita dai Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Calenzano, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Scandicci e Signa. L´Amministrazione Provinciale di Firenze è stata incaricata di coordinare, di concerto con i Sindaci, l´adozione di misure adeguate, ai sensi delle leggi sanitarie, per la prevenzione e la riduzione delle emissioni inquinanti qualora sia accertato o prevedibile il superamento dei limiti e degli obiettivi di qualità dell´aria. Nel suo ´Piano di azione contenente misure da attuare nel breve periodo al fine di ridurre il rischio di superamento del valore limite e della soglia di allarme per il PM10´, la Regione ha fissato una soglia di attenzione e di allarme per questo inquinante, rispettivamente con i valori di 50 e 75 mg/m3 che devono essere superati per almeno cinque giorni consecutivi perché si determini lo stato di attenzione o di allarme. L´esercizio integrato e coordinato delle funzioni degli Enti a vario titolo competenti sul territorio regionale deve essere considerato quindi lo strumento per ottenere una reale tutela della qualità dell´aria e pervenire, ove necessario alla adozione di piani di risanamento. In tale ottica e nell´ambito delle proprie competenze istituzionali, la Regione Toscana, la Provincia di Firenze ed i Comuni dell´ Area omogenea fiorentina hanno predisposto il protocollo sottoscritto, volto a definire una strategia comune per fare fronte ad episodi acuti di inquinamento atmosferico. Con il protocollo gli enti si impegnano ad assumere, tra l´altro, reciproci impegni volti a garantire un migliore rilevamento della qualità dell´ aria ambiente, alla predisposizione di strumenti e azioni volti al potenziamento dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma e/o su rotaia, a garantire un sistema efficace ed omogeneo di comunicazione alla popolazione sugli episodi di criticità ambientale e, naturalmente, anche ad adottare provvedimenti e misure di urgenza concordate, nel caso di raggiungimento delle soglie di attenzione e di allarme. Il protocollo tuttavia non è uno strumento volto soltanto a gestire l´emergenza. Infatti un più stretto ed organico raccordo fra i Comuni, la Provincia e la Regione, costituisce un elemento di fondamentale importanza per impostare una politica di pianificazione strategica e definire i contenuti dei piani di azione per il risanamento della qualità dell´ aria. Marco Talluri – clickmobility.it