148 designer di tutto il mondo anticipano l´evoluzione della città. In mostra dal 16 al 22 settembre in concomitanza della ´Settimana Europea Senza Auto´ Milano 2025, come sarà la mobilità
148 designer di tutto il mondo anticipano l´evoluzione della città. In mostra dal 16 al 22 settembre in concomitanza della ´Settimana Europea Senza Auto´
Milano 2025, come sarà la mobilità urbana? Avremo ancora una città ´schiava´ del traffico privato, condannata a soffrire la congestione e l´inquinamento per i gas di scarico delle auto, o potremo consegnare ai nostri figli e nipoti una città più umana, con un trasporto pubblico esteso ed efficiente, in grado di coprire oltre il 60 per cento della domanda?
La risposta giunge da ADUS – Advanced Design University Stage promosso dal gruppo Fiat – e dal contributo di 148 giovani designer provenienti da 56 università e scuole di disegno avanzato di 24 paesi (più il recente apporto dei tecnici dell´Agenzia Ambiente e Mobilità), i quali, presso i laboratori di Torino e Arese, in tre anni di corso, hanno elaborato il progetto Zero/Uno per la mobilità urbana nei prossimi 20 anni.
In concomitanza con la ´Settimana Europea Senza Auto´ dal 16 al 22 settembre, questo progetto, applicato città meneghina, sarà illustrato in una mostra, articolata in 60 pannelli, esposti in corso Vittorio Emanuele e incentrati su scenari futuri e forti suggestioni tecnologiche.
La rassegna – ´Mobility vision for Milan´- è stata presentata lunedì 16 settembre a Palazzo Marino in una conferenza stampa alla quale sono intervenuti l´assessore all´Ambiente Domenico Zampaglione, quello ai Trasporti Giorgio Goggi, il direttore centrale Ambiente e Mobilità, Giuseppe Cozza, e l´ingegner Roberto Giolito, responsabile Advanced Design di Fiat Auto.
Nel dettaglio si tratta di una mostra che coniuga le migliori idee e i progetti della ricerca internazionale nel settore dell´auto, i concetti più avanzati della tecnologia e le tendenze anticipatrici del futuro mercato delle quattro ruote – selezionate grazie a un attento monitoraggio a livello mondiale – con i nuovi concetti in materia di ambiente e mobilità attraverso il talento creativo dei giovani designer.
Quella che scaturisce è una visione di sistema, non frammentaria, della mobilità cittadina che spinge la tecnologia a dare risposte definitive in materia di infrastrutture urbane e nuovi mezzi di trasporto per persone e merci.
Visioni e scenari sono scanditi attraverso un percorso temporale, in 5 tappe, dal 2005 al 2025, con un ambizioso obiettivo: mettere a fuoco i contorni e l´evoluzione della città futura, con Milano come metropoli di riferimento.
Dietro la mostra c´è un progetto (Zero/Uno, come il codice binario della rivoluzione digitale), una filosofia. Se oggi a Milano è l´auto la protagonista dominante della mobilità urbana, di persone e merci, tra 10-15 anni, con l´avanzare della tecnologia, le stesse regole del mercato ridimensioneranno il ruolo del mezzo privato, con tutte le conseguenze che ciò comporta.
Quali tendenze anticipa la mostra dei giovani designer? Nei prossimi 10 anni la mobilità urbana dovrebbe evolvere così: meno accessi al centro urbano, più parcheggi d´interscambio, sviluppo di forme diverse del trasporto privato collettivo, con auto dotate di ´localizzatore´, in grado di interagire con gli utenti; aumento delle piste ciclabili, delle zone a traffico limitato e delle isole ambientali, evoluzione dei motori verso tecnologie a zero emissioni, nuovi, raffinati dispositivi di sicurezza. E più in là, proiettandosi al 2020, verso scenari futuribili e un po´ fantascientifici, l´auto teleguidata, collegata ai sistemi telematici applicati a uffici e abitazioni, che adatta lo stile di guida e persino l´abitabilità degli interni agli umori del viaggiatore.
Il trasporto pubblico, invece, sarà integrato in un sistema allargato alla rete interurbana, con apposite infrastrutture per lo scambio intermodale. In città avremo più bus e tram, e probabilmente il trasporto sotterraneo delle merci. Secondo gli studi si avrà inoltre una diminuzione drastica dei tempi morti ai semafori e negli ingorghi stradali, grazie a un sistema di mobilità gestito da una rete intelligente, e percorso da veicoli avveniristici come ´Mimesis ´ o ´Mood´, concepiti per essere vissuti oltre che utilizzati.
Manuela Michelini – clickmobility.it