Lo ha annunciato ad Ariambiente l´assessore Franci. Domani la firma del presidente Martini. Il provvedimento applicabile in tutta la Toscana Dopo ben 6 giorni di inquinamento atmosferico largamente superiore ai
Lo ha annunciato ad Ariambiente l´assessore Franci. Domani la firma del presidente Martini. Il provvedimento applicabile in tutta la Toscana
Dopo ben 6 giorni di inquinamento atmosferico largamente superiore ai livelli di legge, il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini ha deciso: mercoledì 9 firmerà un decreto di stato di allarme ambientale in tutta la cosiddetta Area Omogenea fiorentina ordinando il regime di targhe alterne a partire da giovedì 10 ottobre. Il provvedimento riguarda i comuni di Firenze, Bagni a Ripoli, Scandicci, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, Signa e Calenzano.
La notizia è stata data stamani dall´assessore regionale all´ambiente, Tommaso Franci, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Ariambiente, la manifestazione ecologista in programma proprio da giovedì a Marina di Carrara, che ospiterà, tra l´altro, una conferenza regionale sulla qualità dell´aria organizzata dalla Regione Toscana e una conferenza nazionale sulle polveri fini, il famigerato PM10.
´Il PM10 è appunto all´origine del decreto del presidente Martini´, ha commentato Franci, ´Si tratta della norma più restrittiva tra quelle finora emanate in Italia Prevede l´applicazione automatica delle targhe alterne dopo solo 5 giorni di superamento dei valori limite e riguarda anche molti altri centri della Toscana´.
Se dovessero verificarsi queste condizioni estreme e nell´eventuale mancanza di provvedimenti delle autorità comunali il decreto si applica infatti anche a Arezzo, Livorno, Lucca, Pisa, Prato, Grosseto, Siena, Pistoia, Massa, Pontedera, Empoli, Montelupo, Viareggio, Cascina, S. Croce e Piombino.
Ulteriori particolari saranno forniti domani dallo stesso presidente Martini. Il blocco previsto dal 10 ottobre sarà ovviamente disdetto in presenza di significativi mutamenti delle condizioni atmosferiche.
Presentando Ariambiente, l´assessore Franci ha inoltre annunciato i risultati dell´Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione in Aria Ambiente (IRSE), dati riferiti al quinquennio 1995 – 2000, dunque molto significativi. In materia è la prima ricerca di queste dimensioni mai fatta in Italia. Secondo l´inventario i successi maggiori delle politiche ambientali sono dovuti a una serie di fattori che hanno coinvolto essenzialmente il settore trasporti, il mondo della produzione e quello dei combustibili da riscaldamento. Per i trasporti, sono stati importanti sia l´arrivo sul mercato di veicoli catalizzati (oggi sono 2 su 3) capaci di limitare drasticamente l´inquinamento, sia le nuove benzine a basso tenore di benzene. Nelle attività economiche hanno inciso gli interventi sui grandi impianti industriali e il minor uso in agricoltura di fertilizzanti azotati. Per il riscaldamento domestico è stato decisivo il passaggio dagli oli combustibili al gas.
La punta massima di abbattimento delle emissioni totali (poco meno di un terzo) riguarda appunto il benzene (C6H6). Il calo dell´ossido di zolfo ha toccato invece il 20% e quello dell´ossido di carbonio e dell´ammoniaca il 16%. In netta diminuzione anche i valori dell´ossido di azoto (-14%) e del metano (-9%). Assai poco significativo il trend dei composti organici volatili (appena -1,5%). I guai cominciano purtroppo con le polveri fini e con il protossido di azoto (entrambi +14%) e con l´anidride carbonica che si assesta a +3%, tutti dati che l´IRSE giudica molto significativi. Protossido di azoto, anidride carbonica e metano sono peraltro i gas che contribuiscono a creare l´effetto serra.
Questi dati relativi all´intera Toscana, ha aggiunto l´assessore, trovano conferma anche nei trend di alcune città: benzene, azoto e metano sono in calo sensibile a Firenze, Pistoia, Livorno e Arezzo. A Firenze, la sola per cui il dato seguente è disponibile, il PM10 è invece aumentato di oltre il 15%.