Propone un modello di strumento urbanistico assolutamente nuovo l´ultimissimo Piano Regolatore, licenziato dalla Giunta capitolina il 18 giugno. Dopo l´ok di Giunta il Piano sarà affidato alle istituzioni decentrate, quali
Propone un modello di strumento urbanistico assolutamente nuovo l´ultimissimo Piano Regolatore, licenziato dalla Giunta capitolina il 18 giugno. Dopo l´ok di Giunta il Piano sarà affidato alle istituzioni decentrate, quali i Municipi, per la messa a punto di piani operativi destinati ad attuare localmente e flessibilmente il piano generale. E per chiudere il passaggio finale con la definitiva approvazione del Consiglio Comunale. Il vecchio PRG romano traeva fondamento dalle cosiddette zone territoriali omogenee, consolidandone la rendita il nuovo Piano, invece, fa riferimento a una ´zonizzazione´ più flessibile, non a caso le zone vengono definite ´tessuti urbani territoriali´. Primo elemento del nuovo corso il ´giusto grado di flessibilità´ che riduce di fatto il ricorso alla variante. Fra i punti critici ´affrontati e rivisti´ troviamo la mobilità, il verde, i collegamenti urbanistici con il sistema metropolitano l´identità storico-archeologico-culturale; il centro e le periferie, le demolizioni e ricostruzioni, le attività produttive, le aree a trasformazione vincolata. Per saperne di più vi proponiamo la sintesi della Relazione dell´assessore Roberto Morassut Manuela Michelini – clickmobility.it