Torino. Car sharing: un tassello di un più ampio progetto

L´Azienda Torinese di Mobilità negli ultimi mesi si è distinta per aver promosso uno dei primi progetti di car sharing italiani, ovvero di utilizzo di una flotta di vetture (inizialmente

L´Azienda Torinese di Mobilità negli ultimi mesi si è distinta per aver promosso uno dei primi progetti di car sharing italiani, ovvero di utilizzo di una flotta di vetture (inizialmente una quindicina, che a regime dovrebbero diventare 200) da parte di un gruppo di soci. L´iniziativa si svolge sotto l´egida del Ministero dell´Ambiente (che eroga un co-finanziamento) e si estenderà presto ad altre città italiane.  Chi aderisce al car sharing deve pagare una quota fissa (a Torino di 180 euro) e un contributo annuale (120 euro): le spese ulteriori dipendono dall´uso effettivamente fatto dell´auto. In questo modo, il privato riduce il costo di un veicolo che terrebbe in gran parte immobilizzato, e la collettività contiene il numero di veicoli in circolazione o in sosta passiva, quando non vengono utilizzati.   Quando si ha bisogno dell´auto (o di un altro tipo di mezzo di trasporto, visto che la flotta di Torino comprende, oltre alla Punto, anche veicoli come il Doblò e il Ducato) si deve effettuare la prenotazione presso un call center, precisando l´arco di tempo al quale si è interessati (una o più ore, un giorno, un week-end ecc.): la fatturazione prevede una tariffa di 2-3 euro l´ora, più 40 centesimi al chilometro. L´Atm di Torino ha dato vita, con altri partner, a una società, denominata Car City Club, dedicata al funzionamento del car sharing.   Si tratta, dunque, di un´esperienza pilota di trasformazione di un´azienda di trasporto pubblico in un´azienda di mobilità, meritevole di essere segnalata sul piano nazionale.  Naturalmente, il ruolo dell´Atm va oltre questa pur interessante iniziativa: con oltre 4000 dipendenti, la società gestisce 1100 km di rete di mezzi pubblici ed è impegnata a garantire la vivibilità della città piemontese anche in questo periodo di grandi cantieri (passante ferroviario, metropolitana, nuove linee di tram). Tra le soluzioni adottate, la realizzazione di una rete di parcheggi di corrispondenza con i mezzi pubblici nella cintura esterna della città. Il sistema, denominato Star, si basa su tre linee di collegamento tra le aree di sosta gestite dall´Atm stessa e il centro e sarà rafforzato nei prossimi mesi con l´entrata in esercizio di venti minibus elettrici da 25 posti. In questo modo ci sarà una corsa circa ogni dieci minuti, con la possibilità di effettuare anche fermate a richiesta. Atm, infine, ha avviato la sperimentazione di un autobus a idrogeno, con lo scopo di favorire una regolamentazione tecnica per questo genere di veicoli.

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