Due i dati che emergono più netti: la crescita nell´uso dei mezzi ecologici e il recupero nell´utilizzo dei mezzi collettivi. Ne parliamo con Carlo Carminucci, direttore settore ricerca di Isfort
Isfort tasta il polso della mobilità. L´uscita del 5° rapporto congiunturale permette una nuova chiave di lettura, decisamente competente e analitica. L´osservatorio privilegiato dell´ Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti dal ´95 ad oggi ha lavorato alacremente snocciolando dati e proponendo rilevazioni. Cinque i documenti proposti sino ad ora: 3 nell´arco del periodo 2000/2001 due targati 2002. ´Al fine di assicurare una formazione di alto profilo qualitativo, Isfort destina una quota significativa delle proprie energie ad attività di ricerca, con l´obiettivo di leggere e interpretare i fenomeni e le tendenze più rilevanti del settore, identificare i problemi critici e progettare strumenti operativi e modelli di comportamento appropriati per affrontarli ? spiegano all´Istituto ?´ L´attività di Isfort punta quindi essenzialmente a due settori la formazione e la ricerca ´due aree di attività fortemente connesse e sinergiche´. ´Per realizzare i suoi compiti istituzionali, Isfort si avvale di un nucleo di risorse professionali interne e di una rete di collaborazioni esterne e di alleanze, anche internazionali, particolarmente qualificate. L´Istituto svolge, quindi, un ruolo di ´integratore´ di competenze diversificate e complementari, con la prospettiva di costituire un network che condivida valori ideali e standard professionali´. ´Negli ultimi tre anni l´Istituto ha dato un netto impulso all´osservatorio sulla mobilità e sul trasporto merci ? ci spiega Carlo Carminucci, direttore settore e ricerca di Isfort ?´. Dal volo a planare sulla mobilità Carminucci trae gli spunti necessari per mettere a confronto per noi, in esclusiva, i dati risultanti dalla seconda rilevazione trimestrale del 2002 dell´Audimob-Osservatorio sulla mobilità con le quattro precedenti. ´Ad emergere netti sono soprattutto due dati ? sottolinea Carminucci -. Prima di tutto la crescita nell´utilizzo dei mezzi ecologici, in espansione costante. Secondo elemento il recupero dell´uso dei mezzi di trasporto collettivi. I due aspetti confermano un dato interessante: la grande attenzione alla politica di disincentivo dei mezzi privati. La gente avverte che qualcosa sta cambiando, ne ha la percezione netta´. Terzo elemento, non meno importante, la crescita degli ´spostamenti di prossimità´ quelli che si identificano nel raggio di 2-5 chilometri. ´La domanda di mobilità si addensa in ambito locale: crescono gli spostamenti a breve e medio raggio ? conferma Carminucci ?´. Il filone di studi ripercorso da Isfort tiene in forte considerazione le novità ´Non solo trasporto in senso stretto ma anche elementi che concernono l´organizzazione fra la città e i problemi di mobilità´. Isfort appronta riflessioni specifiche anche sui singoli ´segmenti di consumo e mobilità´ ´Su tutti emerge un dato: anziani, casalinghe, disoccupati tendono a lasciar diminuire la domanda di mobilità. La rafforzano invece gli studenti e i possessori di un titolo di studio alto´. Spazio a se merita l´aspetto ´soddisfazione´. ´Esiste di fatto un lieve recupero dei mezzi collettivi, ma valutando questi aspetti abbiamo scoperto che esiste un comportamento che ha a che fare, inevitabilmente, con pregiudizi e abitudinarietà. Il nodo cruciale è tentare di avvicinare i due popoli: quello del mezzo privato e quello del mezzo pubblico. Il problema della qualità non è il solo in attesa di soluzione da considerare ci sono anche elementi quali il tempo, la funzionalità, la sperimentazione, la comunicazione´. Per maggiori ragguagli vi proponiamo la versione integrale del 5° rapporto congiunturale sulla mobilità (circa 3 Mb) e il sito Isfort Manuela Michelini ? clickmobility.it