La sicurezza stradale e i giovani sono stati elementi focali dell´ultimissima indagine svolta dal Censis. Ad emergere sono dettagli quali i rischi dei giovanissimi, l´assenza delle famiglie e un dato
La sicurezza stradale e i giovani sono stati elementi focali dell´ultimissima indagine svolta dal Censis. Ad emergere sono dettagli quali i rischi dei giovanissimi, l´assenza delle famiglie e un dato su tutti: gli studenti italiani amano le due ruote. Ad apprezzare il mezzo è ben il 75%, dei circa 3 milioni di studenti delle secondarie superiori, gli stessi che si spostano in città a bordo di un ciclomotore (o, in meno casi, una bicicletta). E sono proprio loro i più coinvolti in incidenti stradali. Nell´ultimo anno ben il 25%, cioè uno ogni quattro, è rimasto coinvolto in un incidente restando alla guida della due ruote, oppure viaggiando quale passeggero. Fra i dati messi in luce dal Censis si staglia netta l´eccessiva fiducia nelle loro capacità psicofisiche, che però, a conti fatti, non sono però in grado di percepire e gestire correttamente. Alla somministrazione, nell´anno scolastico in corso, di un test di autovalutazione sulla personale cultura della sicurezza stradale – spiegano i responsabili del Censis -, il profilo complessivo degli atteggiamenti giovanili non sembra incoraggiante e stimola tutti gli addetti ai lavori a una riflessione attenta per migliorare le prospettive. Infatti, il 67,7% dei giovani rientra nel gruppo degli ´insicuri e disattenti´, il 26% nel gruppo dei ´diligenti e scrupolosi´, e il 6,3% in quello degli ´imprudenti e negligenti´´. Questi i tratti fondamentali emersi dall´indagine condotta dal Censis, su un campione rappresentativo dell´universo studentesco, in collaborazione con la Casa Editrice F. Le Monnier, il Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo sviluppo della ricerca è stata inserito nell´ambito del più ampio progetto ´Una nuova cultura della sicurezza stradale – Programma per un test di autovalutazione del rischio stradale degli studenti´ che ha coinvolto tutte le scuole secondarie superiori d´Italia e tutti i 3 milioni di studenti. Il monitoraggio verrà svolto anche i prossimi anni in un programma quinquennale. ´L´indagine – si legge fra le pieghe della stessa – ha rivelato che gli studenti delle secondarie superiori, quindi i giovani fra i 13 e i 18 anni, sono soggetti potenzialmente a rischio in materia di mobilità stradale. E pur essendosi mostrati nel complesso maturi e riflessivi nei confronti dei temi della sicurezza hanno denunciato una certa solitudine e mancanza di riferimenti su questi temi: né dalla famiglia né dalla scuola infatti vengono modelli di comportamento certi e condivisi. Spesso l´insicurezza e la disattenzione, dovute alla scarsa preparazione in materia di sicurezza, viene resa ancora più grave dall´osservazione del comportamento dei genitori alla guida che, disattendendo per primi alle regole del Codice della strada, o a loro volta incerti sul comportamento corretto da tenere, trasmettono ai figli modelli di comportamento non esemplari´. ´In questo scenario – spiegano al Censis – la scuola, grazie all´autonomia organizzativa didattica, potrebbe colmare un vuoto finora percepibile: l´83,5% degli studenti delle scuole secondarie superiori nel nostro paese non ha tra le materie scolastiche l´insegnamento dell´educazione stradale, e quando c´è spesso non viene giudicato positivamente´. I risultati della ricerca specifica, e il progetto generale sono stati llustrati presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dal Ministro Pietro Lunardi, dal sottosegretario del Ministero dell´Istruzione Stefano Caldoro, Giuseppe De Rita e Giuseppe Roma del Censis. Per avere maggiori ragguagli sulla ricerca direttamente dal sito del Censis Una nuova cultura della sicurezza stradale – cliccando sulla sezione 2002 Programma per un Test di autovalutazione del rischio stradale degli studenti Manuela Michelini – clickmobility.it