´´TPL al guado´´ – si è svolta il 30 ottobre 2002 a Genova, nell´ambito di ELF una tavola rotonda promossa da AMT

´´DALLA CULTURA DEL SERVIZIO SOCIALE DEL TPL AL MERCATO DEL LIBERO TRASPORTO´´ QUESTA DICHIARAZIONE COMUNE A TUTTI I RELATORI DELLA TAVOLA ROTONDA ORGANIZZATA DA AMT HA FATTO DA FILO CONDUTTORE

´´DALLA CULTURA DEL SERVIZIO SOCIALE DEL TPL AL MERCATO DEL LIBERO TRASPORTO´´ QUESTA DICHIARAZIONE COMUNE A TUTTI I RELATORI DELLA TAVOLA ROTONDA ORGANIZZATA DA AMT HA FATTO DA FILO CONDUTTORE ALLE RIFLESSIONI STIMOLATE DAL CONVEGNO E RIASSUME LO SPIRITO CON CUI IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, ULTIMO TRA I SERVIZI PUBBLICI DI COMUNE CONCEZIONE A PREVEDERE L´UTILIZZO DI PUBBLICHE RISORSE (NON PIù COSì DA DIVERSI ANNI PER ACQUA, GAS, ENERGIA), SI AVVICINA ORMAI ALLA LIBERALIZZAZIONE ED ALLE GARE DI ASSEGNAZIONE DEL SERVIZIO.

PRESENZE IMPORTANTI QUELLE DI OGGI, ARCANGELO MERELLA ASSESSORE AI TRASPORTI, ALESSANDRO SINAGRA PRESIDENTE DELL´AUTORITHY PER I TRASPORTI, GIANCARLO GUIATI PRESIDENTE DI ATM TORINO, MARCELLO PANETTONI PRESIDENTE APM PERUGIA, MAURICE SIMONY VICE PRESIDENTE RATP INTERNATIONAL ED ENRICO ZANELLI PRESIDENTE AMT GENOVA.

IL QUADRO TRATTEGGIATO DAI PRESIDENTI HA CONSENTITO DI VEDERE PIù CHIARO IN UNA MATERIA ANCORA COMPLESSA E PER MOLTI VERSI NEBULOSA COME IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, UN SISTEMA INGABBIATO DA RIFORME POCO CHIARE E NORME IN TOTALE CONTRADDIZIONI TRA MEZZI E FINI.

 

MAURICE SIMONY HA PORTATO ALLA TAVOLA ROTONDA L´ESPERIENZA DELLA PIù GRANDE AZIENDA DI TRASPORTO PUBBLICO EUROPEA, LA RATP DI PARIGI, CHE DI PASSI NELLA NOSTRA REALTà NAZIONALE NE HA GIà FATTI, PREFERENDO, RISPETTO AD ALTRE SOCIETà STRANIERE, LA SOLUZIONE DELL´ASSOCIAZIONE D´IMPRESA CON LE AZIENDE LOCALI CHE SIMONY HA MOTIVATO DESCRIVENDO GLI OBIETTIVI D´OLTRALPE ´´PERCHé SIAMO VENUTI A GENOVA, PERCHé CI SIAMO AFFACCIATI AL MERCATO ITALIANO? ? HA ESORDITO IL PRESIDENTE PARIGINO ? CREDO CHE LA SITUAZIONE ITALIANA, CHE CONOSCO BENE, PORTI IN Sé IL GERME DI UN´EVOLUZIONE CHE POTENZIALMENTE PUò PORTARE IL MEGLIO O IL PEGGIO DELLE COSE. LE CITTà ITALIANE DEVONO DIVENTARE DEI SISTEMI STRUTTURATI NEL SISTEMA COMUNITARIO EUROPEO, DEI POLI DI ATTRAZIONE DEL ´´SISTEMA-PAESE´´, MA HANNO BISOGNO DI UNA MISSIONE CHE UNISCA LO SVILUPPO URBANO ALLA QUALITà DELLA VITA DELL´UOMO NELLE CITTà. IN QUESTO SENSO OCCORRE INTERPRETARE I TRASPORTI, IMPORTANTI NEL TESSUTO URBANO TANTO QUANTO ALTRI SERVIZI COME LA SANITà O LA SCUOLA. IL NOSTRO è IL TEMPO DELLE SCELTE INDIVIDUALI, DELLE CITTà E DEI TRASPORTI, CAMBIANO GLI STILI DI VITA, LE ABITUDINI, NON è PIù SOLO IL TEMPO DELLA SOCIALITà. PER FARE UN ESEMPIO, A PARIGI NON C´è PIù UNA SOLA ORA DI PUNTA, MA TUTTO IL GIORNO è ORA DI PUNTA, SONO CAMBIATE RADICALMENTE LE ABITUDINI DELLE PERSONE ED IL PROBLEMA PIù STRINGENTE PER NOI è RISPONDERE AI BISOGNI DEI CLIENTI, PORTARE LE PERSONE DOVE HANNO BISOGNO DI ANDARE. LA LIBERALIZZAZIONE RISOLVE IL PROBLEMA DEL TPL? Sì E NO, NEL SENSO CHE NON RISOLVE DEL TUTTO I PROBLEMI. LA SOLUZIONE DA RICERCARE STA NELL´INTERMODALITà, IN UN SISTEMA FORTE IN GRADO DI GESTIRLA, E LA VERA COMPETIZIONE è TRA IL MODELLO CHE I SINGOLI SCELGONO: AUTOMOBILE O MEZZO PUBBLICO? LA POSSIBILITà CHE ABBIAMO AVUTO COME RATP è STATA DI MODIFICARE IL SISTEMA CREANDO UN MODELLO, OGGI ABBIAMO LA PREOCCUPAZIONE CHE IL REGOLAMENTO EUROPEO POSSA IN QUALCHE MODO FAR SCOMPARIRE QUESTO MODELLO. PER QUESTO GUARDIAMO CON INTERESSE AI PAESI CHE POSSONO CONTRIBUIRE A DIFENDERLO, PER NOI IL TRASPORTO IN UN BACINO URBANO è UN FENOMENO LOCALE E DEVE ESSERE ORGANIZZATO E STRUTTURATO SOTTO LA RESPONSABILITà DI UN´AUTORITà LOCALE POLITICA. MA IL SISTEMA RESTA GLOBALE, UNIVERSALE, OGGI C´è UNA TALE CONCENTRAZIONE INDUSTRIALE CHE RATP ACQUISTA AUTOBUS DAGLI STESSI FORNITORI CHE SERVONO AMT. SIAMO LOCALI E PROFONDAMENTE EUROPEI NELLO STESSO MOMENTO, PER ASSOCIARE I DUE ELEMENTI RATP HA SVILUPPATO ALLEANZE CON PARTNER CHE CONDIVIDONO STESSI OBIETTIVI E CULTURE. IN ITALIA ABBIAMO TROVATO AZIENDE CHE HANNO LA NOSTRA STESSA VISIONE E PER QUESTO SIAMO QUI´´.

 

L´INTERMODALITà è STATA AL CENTRO DEL DIBATTITO ED INDICATA QUALE SOLUZIONE IDEALE PER OTTIMIZZARE LA GOMMA E LA ROTAIA. A QUESTO PROPOSITO GUIATI, PRESIDENTE DI ATM TORINO HA AGGIUNTO ´´METTERE A GARA IL TPL NON PERMETTE DI RAGGIUNGERE LE RIFORME AUSPICATE DAGLI ENTI LOCALI FINCHè NON SI LEGA LA RIFORMA ALL´INTEGRAZIONE TRA FERRO E GOMMA E NON SI RINNOVA L´INTERSCAMBIO. LA SOLA MESSA A GARA DEL TRASPORTO SU GOMMA DETERMINA PARZIALI BENEFICI E NON QUELLI AUSPICATI DALLA RIFORMA. SENZA UN SISTEMA FERROVIARIO FORTE è DIFFICILE RIQUALIFICARE IL TRASPORTO SU GOMMA, OCCORRONO SINERGIE CHIARE´´.

 

SINERGIE CHE MANCANO, TARIFFE CHE NON SI MUOVONO, COSTI CHE CRESCONO E FINANZIAMENTI CHE DIMINUISCONO FINO AD AZZERARSI. ANCHE MARCELLO PANETTONI, PRESIDENTE APM PERUGIA, HA SOTTOLINEATO QUANTO SIA COMPLESSA LA SITUAZIONE, LONTANA DAL GUADO ED IN PIENA CORRENTE ´´LA SITUAZIONE è A DIR POCO DISASTROSA E CONTRADDISTINTA DA INACCETTABILE INCERTEZZA. DA UNA STATISTICA RISULTA CHE, CALCOLANDO GLI SPOSTAMENTI NAZIONALI ED EUROPEI E FATTO 100 IL TOTALE, 2/3 DEGLI SPOSTAMENTI AVVENGONO IN AMBITO URBANO, DI QUESTI 2/3 SOLO IL 20%, IN MEDIA, SI AFFIDA AL TRASPORTO PUBBLICO. OPERARE DIVENTA SEMPRE PIù DIFFICILE PER L´ASSOLUTA MANCANZA DI RISORSE, NELLA FINANZIARIA IN CORSO ED IN QUELLA IN APPROVAZIONE NON C´è TRACCIA DI FONDI DESTINATI AL TPL. DEI 25 MILA MILIARDI PREVISTI PER I FINANZIAMENTI QUEST´ANNO NON C´è NULLA. E LA LEGGE NON CONSENTE DI CHIARIRE LE POSIZIONI, 5 ANNI ADDIETRO QUANDO SI PARLò DI RIFORME LA LEGGE DICEVA CONCORRENZA REGOLATA, PER OFFRIRE UN QUADRO DI GARANZIE CERTE PER TUTTI GLI OPERATORI, OGGI NON ABBIAMO QUESTE CERTEZZE, OCCORRONO POCHE REGOLE CHIARE PER TUTTI, INVANO è STATO CHIESTO UN QUADRO DI RIFERIMENTO CHIARO NELL´ART. 35 DELLA FINANZIARIA, MA QUESTO NON è SUCCESSO. LA MANCANZA DI CHIAREZZA LEGISLATIVA GENERA ANCORA PIù CONFUSIONE NEL SETTORE, DI CUI NON SI HA CERTO BISOGNO, ANCHE LA SUCCESSIONE TEMPORALE DELLE LEGGI è STATA CONFUSA, IN ALCUNI CASI è STATA ANTICIPATA LA PRIVATIZZAZIONE RISPETTO ALLA LIBERALIZZAZIONE. LA TENDENZA DEGLI ENTI LOCALI è STATA QUELLA DI CHIEDERSI QUANTO SI POTEVA RISPARMIARE CON LA LIBERALIZZAZIONE PIUTTOSTO DI DOMANDARSI QUANTO LA CONC0RRENZA REGOLATA POTEVA RENDERE PIù EFFICIENTE IL SERVIZIO´´.

 

IL TPL è UN FENOMENO COLLETTIVO E COME TALE DEVE ESSERE CONSIDERATO. DAL CONVEGNO EMERGE UN QUADRO PREOCCUPANTE CUI LE SINGOLE AZIENDE RISPONDONO CON RISORSE INTERNE ADEGUANDO ALLA CARENZA LEGISLATIVA LA PREPARAZIONE PROFESSIONALE E L´ESPERIENZA DI CHI OPERA SUL CAMPO. QUANTO POTRà REGGERE UN SISTEMA CHE  RISCHIA IL COLLASSO PERCHé DEVE MANTENERE INALTERATO IL CARATTERE DI SOCIALITà ED AL TEMPO STESSE STARE SUL MERCATO? UNA CONTRADDIZIONE CHE SI CERCHERà DI SANARE PER QUEGLI OBIETTIVI DI VIVIBILITà E ATTENZIONE AL CITTADINO CHE HA TRATTEGGIATO NEL SUO INTERVENTO ANCHE ENRICO ZANELLI PRESIDENTE DI AMT ED UNICO GIURISTA DEL SETTORE TPL NEL FORUM COSTITUITO DALL´UNIONE EUROPEA. ´´IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE è ELEMENTO FONDAMENTALE PER LA QUALITà DELLA VITA, SOPRATTUTTO QUELLA PARTE DELLA NOSTRA VITA CHE è LA PIù IMPORTANTE, QUELLA SPICCIOLA, FAMILIARE, QUOTIDIANA. E IL TPL PER CERTI ASPETTI è IN UNA CRISI PIù GRANDE ANCHE DI QUELLA CHE HA INVESTITO LA FIAT, SENZA BANCHE, SENZA AMMORTIZZATORI SOCIALI, SENZA RICONOSCIMENTO DELLA NOSTRA SPECIFICA MALATTIA PROFESSIONALE ? LA SOPRAVVENUTA INIDONEITà ALLA GUIDA -, CON UNA TRADIZIONE CORPORATIVA E CONSOCIATIVA NELLE RELAZIONI SINDACALI A LIVELLO NAZIONALE. MENTRE DEVO DIRE CHE IN UN´AZIENDA COME LA NOSTRA UNA CONCERTAZIONE CON I NOSTRI SINDACATI PIù VICINI E QUINDI PIù CONSAPEVOLI DELLE NUOVE PROBLEMATICHE VA RICONOSCIUTA COME UN ELEMENTO POSITIVO PER LE NOSTRE FATICHE GESTIONALI QUOTIDIANE E ANCHE PER LE NOSTRE STRATEGIE, PER LE ESIGENZE DEL TERRITORIO.

LE AZIENDE VENGONO DA UNA LUNGA TRADIZIONE DI SERVIZIO MUNICIPALIZZATO E BUROCRATIZZATO, MA DA DIVERSI ANNI ? NONOSTANTE QUALCHE RESIDUA PALLA AL PIEDE ? NON SONO Né IMMOBILI Né INEFFICIENTI ? POSSO DIRLO PERCHé VENGONO DAL MONDO ESTERNO E NON ATTRIBUISCO MERITI ALLE GESTIONI PIù RECENTI MA ANCHE A TUTTI, TUTTI, QUELLI CHE HANNO LAVORATO NEGLI ANNI PRECEDENTI.

 

NOI DA ULTIMO ABBIAMO POTUTO ACCELERARE IL PROCESSO PERCHé ABBIAMO AVUTO LA FORTUNA DI LAVORARE ? SOLO PER QUALCHE TEMPO PURTROPPO, OGGI NON PIù ? SULLA SCORTA DELL´UNICO PROVVEDIMENTO LEGISLATIVO COERENTEMENTE INNOVATORE, OSSIA IL DECRETO BURLANDO 422 DEL 1997, MALAUGURATAMENTE IN SEGUITO SCAVALCATO, DISINTEGRATO, FRUSTRATO NELLE SUE POTENZIALITà DA UN SUSSEGUIRSI IRRESPONSABILE E ABERRANTE DI INVENZIONI NEBULOSE E DI LEGGI IN QUALCHE CASO A LIVELLO REGIONALE E SISTEMATICAMENTE A LIVELLO NAZIONALE, TUTTE OSSIMORICHE, CON LA CONTRADDIZIONE IN TERMINI DI VINCOLARE ALLA LIBERALIZZAZIONE PROLIFERANDO I VINCOLI IN MODO SFRENATO.

IL DECRETO BURLANDO NON è STATO ACCOMPAGNATO COME AVREBBE DOVUTO ESSERE IN QUESTI ANNI, DA UN LAVORO INTERPRETATIVO SUI SUOI PRINCIPI SISTEMATICI, MA SOLO DA LEGGI REGIONALI CHE QUEI PRINCIPI LI HANNO INTERPRETATI CIASCUNO A SUO MODO, IN TERMINI AUTOREFERENZIALI; Né NUOVI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI ACCUMULATI NEL FRATTEMPO A LIVELLO NAZIONALE HANNO AIUTATO A DEFINIRE LE REGOLE DEL GIOCO.

AL CONTRARIO. A COMINCIARE DAL FAMIGERATO DISEGNO DI LEGGE VIGNERI, RIVERSATO DALLA SUCCESSIVA E DIVERSA LEGISLATURA NELL´ART. 35 DELLA FINANZIARIA 2002, NON RIFERITO SPECIFICAMENTE AL TRASPORTO MA A TUTTI I SERVIZI PUBBLICI DELLA PIù VARIEGATA NATURA, ABBIAMO DOVUTO SALTELLARE ANCHE ? NEL GUADO ? SUL DECRETO 400 E INFINE SUGLI ARTICOLI 11 E 45 DEL COSIDDETTO COLLEGATO INFRASTRUTTURE. NON VI è UNO DI QUESTI PROVVEDIMENTI CHE ABBIA AGEVOLATO IL PERCORSO DEL NOSTRO SETTORE APERTO DAL DECRETO BURLANDO E NON L´ABBIA INVECE COMPLICATO CON OBBLIGHI Là DOVE POTEVANO ESSERCI PIUTTOSTO FACOLTà E LIBERTà DI SCELTA. ALLO STESSO MODO A LIVELLO AMMINISTRATIVO ? BUROCRATICO LA GABBIA NORMATIVA RARAMENTE PUò ESSERE CONGEGNATA NELL´INTERESSE PUBBLICO SOSTANZIALE SE DEVONO PREVALERE TUTTI I PIù ESASPERATI GARANTISMI DELL´INTERESSE ISTITUZIONALE FORMALE   A DISCAPITO NON SOLO DELL´AREA IMPRENDITORIALE LIBERALIZZATA MA ANCHE A DISCAPITO DI QUELLE SCELTE DI INTERESSE PUBBLICO SOSTANZIALE PER LE QUALI DOVREBBERO ESSERE ASSUNTE DELLE RESPONSABILITà NEL QUADRO DI UNA NUOVA CULTURA´´.

 

 

LA NUOVA CULTURA SI RISPECCHIA NEL TENTATIVO DI ARGINARE I FENOMENI DI INSOFFERENZA VERSO IL TPL, CONSIDERATO SPESSO UN PESO PER LE SOCIETà, PER COLLOCARLO INVECE TRA LE RISORSE, PREZIOSE, DI CUI OGNI CITTà DEVE DOTARSI PER RENDERE I CENTRI URBANI VIVIBILI. LA TAVOLA ROTONDA HA TRACCIATO UNA STRADA, DOVE LA COLLABORAZIONE TRA GLI OPERATORI DIVENTA PRASSI PER CAPIRE COME LE SINERGIE POSSANO ESPRIMERSI COMPIUTAMENTE CERCANDO E TROVANDO UN MODELLO CHE UNICO PER TUTTI POSSA RIVELARSI VINCENTE.

 

C. S. – UFF. STAMPA AMT GENOVA

 

 PARLA ENRICO ZANELLI, PRESIDENTE DI AMT 

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