Roma. Via al progetto Carboitaly per controllare l´effetto serra nel paese

Roma. Via al progetto Carboitaly per controllare l´effetto serra nel paese

Alleanza CNR, Università e Regioni. L´obiettivo? Controllare ogni giorno la quantità di anidride carbonica Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Università e Regioni alleati per un importante obiettivo: controllare ogni giorno

Alleanza CNR, Università e Regioni. L´obiettivo? Controllare ogni giorno la quantità di anidride carbonica

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Università e Regioni alleati per un importante obiettivo: controllare ogni giorno la quantità di anidride carbonica ? il principale gas a effetto serra – assorbita da agricoltura e foreste in Italia. E´ il progetto Carboitaly, presentato in occasione della prima conferenza del Comitato nazionale per i cambiamenti globali dell´International Geosphere Biosphere Programme (IGBP), in programma oltre la metà di novembr 2002 a Paestum.

Aerei specializzati Sky-Arrow del Consiglio Nazionale delle Ricerche sorvoleranno l´Italia e, assieme a 20 stazioni realizzate da Università e CNR e alla rete meteorologica nazionale, lavoreranno per l´ importantissimo obiettivo Il progetto Carboitaly avrà il compito di raccogliere ed elaborare quotidianamente i dati della rete osservativa delle Università e del CNR, i rilevamenti meteorologici degli enti regionali, dell´Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (UCEA) e dell´Ufficio Generale per la Meteorologia dell´Aeronautica Militare (UGM-AM), nonchè quelli dell´inventario nazionale forestale del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

Aerei specializzati Sky-Arrow del Consiglio Nazionale delle Ricerche sorvoleranno l´Italia e, assieme a 20 stazioni realizzate da Università e CNR e alla rete meteorologica nazionale, lavoreranno per un importantissimo obiettivo: controllare ogni giorno la quantità di anidride carbonica ? il principale gas a effetto serra – assorbita da agricoltura e foreste nel nostro Paese.

Il progetto Carboitaly  avrà il compito di raccogliere ed elaborare quotidianamente i dati della rete osservativa delle Università e del CNR, i rilevamenti meteorologici degli enti regionali, dell´Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (UCEA) e dell´Ufficio Generale per la Meteorologia dell´Aeronautica Militare (UGM-AM), nonché quelli dell´inventario nazionale forestale del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

´Questi dati ? spiegano i coordinatori del Progetto Riccardo Valentini, dell´Università della Tuscia e Franco Miglietta, dell´Istituto di Biometeorologia del CNR ? saranno poi combinati con un sistema avanzato di calcolo che sfrutta i principi dell´Intelligenza Artificiale, già messo a punto dalla stessa Università della Tuscia di Viterbo; un sistema che permetterà di fornire al Ministero dell´Ambiente e al Governo una costante ed aggiornata stima della quantità di anidride carbonica che viene assorbita dagli ecosistemi terrestri italiani. In questo modo ? concludono i coordinatori – l´Italia sarà il primo paese al mondo a dotarsi di un moderno apparato di misura e verifica degli impegni previsti dal Protocollo di Kyoto´.

Manuela Michelini – clickmobility.it

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