Il 10 febbraio si aprirà un tavolo tecnico per valutare le reali necessità

E´ compito della Provincia stabilire la necessità di nuove licenze per ciascuno dei 189 comuni che la compongono, sulla base del fabbisogno del bacino aeroportuale, in accordo con le altre province.
Un´operazione che, secondo quanto previsto dalla legge 20/95, è frutto dell´incrocio dei dati e delle stime che l´Amministrazione Provinciale ha già richiesto da tempo sia a Regione Lombardia che al Comune di Milano per verificarne la coerenza; dati che, ad oggi, non sono ancora pervenuti in maniera esaustiva.

Al fine di stabilire parametri univoci perché il calcolo del fabbisogno non sia dettato dagli interessi dei singoli, ma dalle reali necessità, la Provincia di Milano convoca un nuovo tavolo tecnico per il prossimo 10 febbraio 2003 con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, oltre ai rappresentanti di categoria dei taxisti: ´In quella sede  - spiega Dario Vermi, Vicepresidente della Provincia di Milano, nonchè Assessore ai Trasporti, Mobilità, Viabilità,- si cercherà una soluzione univoca, per porre fine a una querelle che si trascina da troppo tempo, ma soprattutto per evitare gli ennesimi paventati disagi ai cittadini´.

´La scelta di astenersi dal lavoro provocando danni ai cittadini e alla mobilità dell´intera città è certamente l´approccio peggiore da parte dei taxisti nei confronti di tutti; un atteggiamento da evitare, soprattutto per difendere gli interessi generali e per favorire il confronto tra le parti´
Così Dario Vermi, Vicepresidente della Provincia di Milano, Assessore ai Trasporti, Mobilità, Viabilità, commenta  le notizie di ´venti di guerra´ minacciati dalle categorie riunite dei taxisti, dopo la rinnovata richiesta di 500 nuove licenze da parte del Sindaco Albertini.

´Mi domando ? prosegue il Vicepresidente ? se il fabbisogno di nuove licenze di cui si parla sia riferito al solo utilizzo nel Comune di Milano o ad un utilizzo che si estenda all´area più vasta della Provincia. Sulla base dei dati a nostra disposizione, che attendiamo ancora di approfondire con i contributi di Regione e Comune, emerge sicuramente la necessità di un incremento sul bacino provinciale, che peraltro abbiamo già espresso sin dal 1995´.

Manuela Michelini – clickmobility.it