Marco Polo sta per partire

La proposta della Commissione europea nota come Marco Polo, destinata a sostituire dal 2003 il programma in scadenza Pact, apre una nuova stagione nella politica europea dei progetti cofinanziati dedicata

La proposta della Commissione europea nota come Marco Polo, destinata a sostituire dal 2003 il programma in scadenza Pact, apre una nuova stagione nella politica europea dei progetti cofinanziati dedicata ai servizi di trasporto merci. Con Pact la Comunità ha finanziato, tra il ´97 e il 2001, oltre 100 progetti pilota di trasporto combinato per circa 30 milioni di Euro in totale, con esiti considerati positivi ma marginali rispetto alle esigenze di integrazione e fluidificazione del sistema. Con il Marco Polo si vuole portare la dotazione a 117 milioni di Euro su 5 anni, estendere l´eleggibilità alle iniziative comunque capaci di creare alternative al trasporto merci su strada e puntare su progetti di maggiori dimensioni. Di nuovo, oltre alla dotazione finanziaria, c´è che la platea dei potenziali beneficiari è allargata a tutti i soggetti della catena ? vettori di qualsiasi modalità, operatori logistici, integratori, caricatori ? purché investano le loro capacità progettuali e imprenditoriali in iniziative che presentino almeno uno di due elementi qualificanti: il dirottamento di merci dalla strada ad altra modalità oppure l´abbattimento di nodi strutturali o inerzie che attualmente impediscono la cooperazione tra operatori per l´ottimizzazione delle capacità. Le separazioni tra segmenti dei trasporti e tra classi di operatori sono dovute tanto a disomogeneità regolamentari quanto a rigidità operative diffuse a molti livelli. Così la Comunità sceglie di dotarsi di uno strumento per raggiungere gli operatori sul campo, su base volontaria, intervenendo sui meccanismi operativi di funzionamento dei servizi e avviare gli interessati verso iniziative innovative che sono da tempo allo studio da parte delle imprese ma presentano, allo stato, rischi commerciali eccessivi. Le misure ammissibili sono di tre tipi. Indicazioni pratiche sulla destinazione dei fondi sono contenute nella scheda finanziaria allegata alla proposta (Com (2002) 54). Aiuti per l´avviamento (soglia minima di finanziamento per azione: 1Mio Euro, per 38 mesi) Si riferiscono a mercati maturi, ove l´ostacolo prevalente è il rischio commerciale connesso con la stabilizzazione dei flussi necessari a rendere nel tempo redditizio un servizio nuovo. L´innovazione richiesta riguarda solo l´attivazione di un servizio che abbia la capacità di trasferire merci dalla strada ad altre modalità su quote significative del percorso. Azioni catalizzatrici (soglia minima di finanziamento per azione: 3 Mio Euro, per 48 mesi) E´ la voce considerata politicamente più importante. ´Le azioni catalizzatrici contribuiranno a migliorare il funzionamento degli aspetti strutturali del mercato. Non intendono massimizzare il trasferimento del traffico, ma piuttosto eliminare le barriere all´ingresso presenti sul mercato´. Queste azioni devono risultare innovative in termini di soluzioni logistiche o di tecnologie impiegate, e non sono necessariamente legate al trasporto di merci inteso come trasferimento fisico delle stesse. Azioni comuni di apprendimento (soglia minima di finanziamento per azione: 500mila Euro, per 26 mesi) Servono ad incentivare la cooperazione tra i soggetti che forniscono, organizzano e utilizzano servizi di trasporto.  ´Non producono effetti diretti in termini di trasferimento modale. Esse sono volte a migliorare gli elementi di base dei servizi logistici (know-how, cooperazione, informazioni)´.  Testo integrale del regolamento Valeria Battaglia – Centro studi Federtrasporto

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