Approvato dai sindaci all´incontro con l´assessore all´ambiente Mauro GilmozziStop ai vecchi diesel e motori a benzina non catalizzati La Provincia rilancia la lotta alle polveri sottili. Archiviata l´esperienza delle targhe
Approvato dai sindaci all´incontro con l´assessore all´ambiente Mauro Gilmozzi
Stop ai vecchi diesel e motori a benzina non catalizzati
La Provincia rilancia la lotta alle polveri sottili. Archiviata l´esperienza delle targhe alterne, effettuata dai Comuni trentini, la Provincia rimette in moto il meccanismo approntando un piano per la lotta alle polveri sottili (PM10) ed agli altri inquinanti prodotti dal traffico automobilistico facendo fronte comune.
Convocati da Mauro Gilmozzi, assessore all´ambiente della Provincia autonoma di Trento, sindaci e amministratori comunali, in prima fila quelli della Valle dell´Adige, hanno discusso e approvato stamani con i responsabili ed i tecnici dell´Appa il ´piano di azione´ contro le polveri sottili.
Si tratta del piano che indica le misure da adottare ? secondo una progressione degli interventi articolata in quattro fasi – in caso di superamento delle soglie limite.
Il piano, che si configura quale stralcio del più generale Piano di risanamento della qualità dell´aria, sarà ora sottoposto al parere delle categorie economiche, per essere poi formalmente adottato dall´esecutivo provinciale con apposita delibera di Giunta.
Per quanto riguarda le polveri sottili la soglia presa a riferimento è quella più bassa, 50 ?m/mc (microgrammi per metro cubo), vale a dire la soglia indicata dalla normativa europea ed il cui superamento farà scattare, dal primo gennaio 2005, infrazioni e conseguenti sanzioni.
Le categorie di veicoli alle quali, in situazione di emergenza inquinamento, sarà interdetta la circolazione saranno i diesel non catalizzati (Euro 0 e Euro 1, immatricolati prima dell´ottobre 1994) ed i benzina privi di marmitta catalitica, motoveicoli e motocicli compresi. Oltre che sulla soglia di attivazione e, come vedremo subito, su una serie di specifici provvedimenti la cui adozione è demandata ai sindaci, il Piano poggia sulla suddivisione (la cosiddetta ´zonizzazione´) del territorio provinciale ? precisamente la porzione interessata dall´attraversamento di importanti arterie stradali e dalla presenza di grossi centri urbani, vale a dire la Valle dell´Adige, la Valsugana fino a Borgo, Vallagarina e Basso Sarca ? in due zone: la Zona A 1? comprendente i comuni con oltre 10.000 abitanti (Trento, Rovereto, Arco, Pergine Valsugana e Riva del Garda) ? e la Zona A 2 comprendente i comuni con meno di 10.000 abitanti (Ala, Aldeno, Besenello, Borgo Valsugana, Calceranica al Lago, Caldonazzo, Calliano, Civezzano, Isera, Lavis, Levico Terme, Mezzocorona, Mezzolombardo, Mori, Nago-Torbole, Nave San Rocco, Nogaredo, Nomi, Novaledo, Pomarolo, Roncegno, San Michele all´Adige, Villa Lagarina, Volano, Zambana).
Il piano di azione al quale sindaci e amministratori dei comuni interessati hanno dato oggi il proprio assenso non fa però distinzione, nell´articolazione dei provvedimenti che dovranno essere adottati, tra le due zone, considerando tutti i comuni citati quale ambito di applicazione dei provvedimenti che di volta in volta scatteranno in base ai livelli di inquinamento ed alla loro durata. In sintesi, quattro sono le fasi previste:
- fase 1: scatta il primo giorno di superamento con la sola informazione, curata dall´Appa e dai Comuni.;
- fase 2: scatta dopo 5 giorni di superamento, con limitazione ai soli motori diesel non catalizzati (ante Euro 2) a partire dal settimo giorno dopo il primo superamento;
- fase 3: scatta dopo 7 giorni di superamento (e quindi a partire dal nono giorno dopo il primo superamento) con limitazione ai diesel non catalizzati (ante Euro 2) ed a tutti gli altri veicoli con motori a benzina non catalizzati, motoveicoli e motocicli compresi;
- fase 4: scatta dopo 9 giorni di superamento, con limitazione ai diesel non catalizzati ed a tutti gli altri veicoli a benzina non catalizzati, motoveicoli e motocicli compresi, a partire dall´undicesimo giorno dopo il primo superamento.
In aggiunta, si dovrà:
* Attivare o incrementare l´attività di pulizia delle strade al fine di evitare l´accumulo di polveri sottili lungo le piattaforme stradali;
* Vietare l´utilizzo di ventilatori per asportare dalle strade le foglie o la sabbia depositata sul terreno, facendo ricorso esclusivamente allo spazzamento ad umido;
* Vietare la combustione all´aperto di residui vegetali (sterpaglie, residui della potatura, eccetera) senza alcuna deroga.
I Comuni, in questa fase, potranno inoltre raccomandare ai cittadini di ridurre di un grado i valori massimi consentiti della temperatura all´interno degli edifici. Un grado di calore in meno in casa comporta, infatti, una riduzione delle emissioni inquinanti pari al 25 per cento.
Manuela Michelini – clickmobility.it