Ridurre la congestione del traffico

PERUGIA. CITY LOGISTIC: PRESENTATI I RISULTATI DELL’INDAGINE SULLA LOGISTICA DEI FLUSSI URBANI

PERUGIA. CITY LOGISTIC: PRESENTATI I RISULTATI DELL’INDAGINE SULLA LOGISTICA DEI FLUSSI URBANI

“Verso una riorganizzazione della distribuzione delle merci nel centro storico” ha spiegato l'assessore ChianellaIpotizzate soluzioni quali l’istituzione di una piattaforma unica di interscambio per accentrare il flusso in ingresso delle merci e assicurarne la distribuzione  attraverso un efficiente sistema di mezzi

Indagine a tutto campo sul trasporto merci nel centro storico.
E a stabilire in quale direzione va il settore sono i dati di “City logistic”, promossa dal Comune di Perugia in collaborazione con le associazioni di categoria, CNA, Confcommercio, Camera di Commercio e Confartigianato.
Dati di massima quali la scarsa presenza di aree magazzino a supporto dei negozi, la forte disomogeneità nell’approvvigionamento delle merci ed ancora L'elevata frequenza degli approvvigionamenti e un uso preponderante del mezzo privato per il trasporto delle merci.

Ieri nella sala Rossa di palazzo dei Priori, l’assessore alla Mobilità e Centro storico Antonello Chianella, insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria, ha commentato L'indagine e posto l’attenzione sulla necessità che “si proceda gradualmente ad una standardizzazione dei processi logistici nel centro storico, con l’obiettivo di ridurre la congestione del traffico, procedere a un razionale utilizzo degli spazi e all’ottimizzazione dei tempi, ad un' efficace azione di vigilanza, a un miglioramento del rapporto cittadino–amministratore, a un abbattimento dell’inquinamento atmosferico e a un innalzamento della qualità della vita dei cittadini”.

L’assessore ha ricordato che “la riorganizzazione logistica delle merci nel centro storico è una tessera di un puzzle più ampio che è il Piano urbano della mobilità e che prevede una riorganizzazione del trasporto pubblico e privato e una nuova regolamentazione della zona a traffico limitato che privilegia i mezzi di trasporto meno inquinanti. Rientra nella nuova organizzazione anche l’installazione di telecamere Ztl in uscita per meglio controllare i flussi nel centro storico”.
L’indagine – ha detto Chianella – contiene anche importanti indicazioni per la definizione di un nuovo modello logistico che “garantisca efficacia ed efficienza sia in termini economici e sia ambientali/sociali. Ciò sarà possibile attraverso una integrazione sinergica tra gli attori coinvolti, una evoluzione culturale degli imprenditori e un meccanismo di incentivazione nei confronti di chi assume comportamenti virtuosi, all’interno della filiera”.

In Italia, come pure in Europa, molte città hanno già implementato progetti integrati di mobilità urbana per le merci, tra cui Ferrara che rappresenta – ha detto l’assessore – “un modello positivo con le sue due piattaforme e l’utilizzo di veicoli ecocompatibili”.

Alla luce dell’indagine, Chianella ha ipotizzato alcune soluzioni, tra cui l’istituzione di una piattaforma unica di interscambio, adiacente all’area urbana in grado di accentrare il flusso in ingresso delle merci e di assicurarne la distribuzione attraverso un efficiente sistema di mezzi, se ne prevedono 11, a basso o nullo impatto ambientale.
Un sistema che per le imprese non avrebbe alcun costo aggiuntivo.

Il programma dei lavori prevede:
– entro la fine del prossimo mese di giugno, una ulteriore fase di concertazione per la definizione dell’assetto regolamentare;
– tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007, la fase di sperimentazione rivolta alle imprese operanti nei settori maggiormente significativi;
– entro il 2007 l’estensione progressiva del nuovo modello.

L’iniziativa fa parte del progetto comunitario “Interreg III B Medocc – Restauronet” i cui partner europei sono Francia, Spagna, Grecia e Portogallo.
Per l’Italia, oltre all’Umbria, ne fanno parte la Toscana, la Liguria, la Sardegna, la Basilicata e la Calabria.
Il prossimo giovedì 25 Maggio in Regione ci sarà la conferenza stampa per presentare le conclusioni del progetto.

L’indagine, svolta attraverso interviste dirette tramite questionario, ha riguardato un universo di 585 imprese, di cui 367 sono le aziende che hanno fornito risposte valide ai questionari. L’indagine ha evidenziato che 158 imprese su 367 (43.1%) non dispongono di magazzino, inoltre, emerge una generale rigidità della domanda logistica contrassegnata da lotti piccoli ed elevata frequenza degli ordinativi (un terzo delle aziende riceve una o più consegne giornaliere, quasi la metà delle imprese una o più consegne settimanali).
Oltre il 57% delle imprese riceve lotti di consegna che non superano le 5 unità, oltre il 60% delle imprese impiega meno di 10 minuti per la consegna, il 29,1% utilizza come mezzo di trasporto autovetture, l’8,1% camion di portata superiore ai 35 q.li., il 62,8% furgoni attrezzati di piccola dimensione inferiore a 35 q.li.
Il vettore è per il 12% specializzato, per il 45% del fornitore, per il 43,1% mezzo proprio.

L’indagine mette in luce anche le maggiori criticità riscontrate nell’attuale assetto logistico che possono essere riassunte in una generale insoddisfazione degli orari di consegna: nel 17,8% dei casi difficoltà di parcheggio, nel 5,2% carenza di piazzole di scarico, nel 70% gli orari, nel 7% varie.

Altro dato interessante dell’indagine riguarda il numero medio giornaliero delle consegne che è 290 (87.200 in un anno) per un ingresso complessivo di 2.960 colli (889.000 in un anno).
Il tempo medio di scarico per la consegna è di 13.2 minuti, le ore di sosta in un giorno sono 64 (in un anno 19.200 ore).
La ripartizione media dei mezzi in sosta per scarico indica 19 ore per le autovetture (5.600 ore in un anno) 5 ore per i camion di portata superiore ai 35 q.li (1.550 ore in un anno) e 40 ore per motocarro o furgone di piccola dimensione (12.050 ore in un anno).  
     Manu Mich. – clickmobility.it

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