Tutte le novità del piano

TERAMO. TPL: LA PROVINCIA SI CONCENTRA SULLE LINEE GUIDA DEL PIANO TRASPORTI

TERAMO. TPL: LA PROVINCIA SI CONCENTRA SULLE LINEE GUIDA DEL PIANO TRASPORTI

Il piano punta a individuare i bacini provinciali e quelli di traffico, i criteri di classificazione e di priorità dei servizi, la loro riorganizzazione

Si svelano le linee guida del piano trasporti provinciale.
A proporle è il vice Presidente con delega ai Lavori Pubblici e ai Trasporti Giulio Sottanelli.

La Provincia, in tema di trasporti, si muove sulla linea della riorganizzazione del sistema nell’ottica di una rete integrata ferro-gomma.

Il Piano di bacino provinciale, propedeutico al Piano regionale dei trasporti, punta ad individuare i bacini provinciali (punto di riferimento per la scelta del vettore privato con bando di gara) e i bacini di traffico ai fini dell’organizzazione delle unità di rete; i criteri di classificazione e di priorità dei servizi; la loro riorganizzazione all’interno della programmazione regionale.

Dopo aver ascoltato le parti sociali- amministrazioni pubbliche, società di servizi, istituzioni scolastiche – Sottanelli e la società incaricata di redigere il Piano, L'Ati composta da Proger, TPS e RPA, hanno illustrato le linee guida nel corso di un incontro pubblico fra le mura della sala polifunzionale.

Dai dati raccolti risulta evidente che l’80% dei teramani, per spostarsi, usa l’auto privata.
La priorità di Regione e Provincia, quindi, è quella di aumentare il numero degli utenti che viaggiano su rotaia e che utilizzano il servizio pubblico per diminuire il numero delle autovetture private su strada. Per aumentare il numero delle corse ferroviarie sulla tratta Teramo-Giulianova è necessario prevedere almeno uno snodo di scambio con doppio binario a Bellante; le stazioni dovranno essere arricchite con i parcheggi per consentire agli utenti di lasciare la macchina e prendere il treno. Infine, sempre per quanto riguarda la ferrovia, è indispensabile che la metropolitana di superficie copra tutta le rete provinciale e arrivi, quindi fino a Martinsicuro. “Tutte opere che dovranno essere finanziate con il Piano Regionale – precisa Sottanelli -".

Lo studio del Piano provinciale si muove su diverse direttrici.
Nell’ambito territoriale emergono alcuni centri che assumono un ruolo strategico nella distribuzione dei flussi della mobilità provinciale e sovraprovinciale. L’analisi sullo stato attuale è stata concentrata su tali centri, definiti “poli” e selezionati sulla base di due criteri. Il primo criterio è stato quello socio-economico: sono stati selezionati quei comuni che il PRIT della regione Abruzzo ha individuato con un “indice di importanza” calcolato sulla base di tre indicatori: popolazione scolastica, addetti, posti letto ospedalieri.
E' stato poi adottato un criterio puramente trasportistico: selezionati tutti i comuni che, indipendentemente dall’indice di importanza riportato, fossero stati riconosciuti dal Piano regionale quali direttrici di “scambio” su gomma.

“Le informazioni già raccolte, la quantificazione e la classificazione dei servizi attuali – dichiara il vicepresidente Sottanelli – hanno permesso di ricostruire per ciascun polo il quadro completo delle caratteristiche del servizio extraurbano. Le maggiori criticità rilevate riguardano l’assenza di integrazione tra servizi extraurbani e servizi urbani o ferroviari; la bassa capillarità del servizio rispetto a poli di attrazione di carattere sovracomunale; la scarsa qualità delle strutture di informazione alle fermate. Su queste criticità occorrerà intervenire tenendo conto delle esigenze e delle proposte che sono emerse nella fase di ascolto”.Per quanto riguarda il trasporto su gomma, la parola d’ordine è stata razionalizzare. Le problematiche collegate al numero delle corse e agli orari sono strettamente connesse con orari e e modalità di erogazione degli altri servizi pubblici: scuola, sanità, uffici amministrativi.
“Il piano dei trasporti è una grande occasione per modernizzare e migliorare tutti i principali servizi pubblici – sostiene Sottanelli – ho chiesto ai sindaci, alla Asl, ai dirigenti scolastici di collaborare per cominciare a ragionare in termini di bacino provinciale e non di singola realtà locale”. Fra le richieste avanzate dalla Provincia agli istituti, quella di uniformare gli orari scolastici: “vi è l’assoluta necessità di migliorare il servizio di trasporto per i studenti. Oggi, soprattutto i ragazzi che arrivano dalle periferie della provincia e dalle aree interne, vivono un disagio oggettivo dovuto agli eccessivi tempi di percorrenza. Una condizione che incide negativamente sul rendimento scolastico”.

Altro obiettivo del Piano provinciale quello di assicurare linee di trasporto a servizio delle aree industriali in maniera da ridurre l’utilizzo dell’autovettura privata da parte delle migliaia di lavoratori che ogni giorno e per due volte al giorno, si mettono in macchina per raggiungere il posto di lavoro.
Determinante, ai fini del Piano Provinciale, l’adeguamento del servizio urbano teramano e la realizzazione, nel capoluogo, di nuove infrastrutture. Al Comune di Teramo, il vicepresidente Sottanelli, propone lo spostamento dell’autostazione da piazzale San Ferdinando alla stazione ferroviaria mentre i due enti stanno collaborando all’ipotesi di ricavare un parcheggio – circa 250 posti auto – nelle aree adiacenti la stazione ferroviaria.

Fra le altre novità, alle quali sta già lavorando l’assessorato regionale ai trasporti, la realizzazione di due nuove stazioni: una a Piano D’Accio (polo universitario) e l’altro a Colleranesco. La Provincia ne propone una terza a Cologna Spiaggia. Per la copertura annuale del servizio di trasporto pubblico, da una prima ricognizione, occorreranno dodici milioni di euro.

Le linee strategiche

Manu Mich. – clickmobility.it

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