Il sistema fornisce l'ubicazione esatta del veicolo grazie al GPS ed è utilissimo in caso di incidenteIl progetto eCall è stato ideato e sviluppato per la prima volta nell'ambito del progetto AIDER del Quinto programma quadro (5PQ)
L'Ue adotta la tecnologia eCall.
Il Parlamento europeo ha da pochi giorni votato a maggioranza L'adozione del sistema di sicurezza eCall quale dotazione a bordo delle vetture a partire dal 2009.
Il progetto, ideato e sviluppato per la prima volta nelL'ambito del progetto AIDER del Quinto programma quadro (5PQ), dovrebbe tradursi in un risparmio notevole sugli oneri derivanti dagli incidenti su strada.
Ogni anno infatti sulle strade europee perdono la vita circa 40.000 persone, e oltre 3,3 milioni subiscono lesioni per una stima che, in termini economici, si traduce in un costo pari a circa 180 miliardi di euro.
Con eCall verrebbe sistemato a bordo delle automobili un sistema intelligente in grado di avvertire in caso di incidente i servizi di emergenza.
Fra le informazioni inviate da subito prima di tutto L'ubicazione del veicolo, grazie al posizionamento globale (GPS), riducendo drasticamente i tempi di risposta, e L'adozione del 112, quale numero di riferimento europeo, interoperabile in tutti gli stati delL'Ue.
Il sistema, una volta operativo, consentirà di ridurre la gravità delle ferite provocate da incidenti stradali di circa il 15 per cento, e i decessi addirittura del dieci per cento.
Il progetto AIDER è stato avviato nel settembre 2001, e più della metà del progetto è stata finanziata a titolo del 5PQ. Il consorzio AIDER, guidato dalla società italiana Fiat, comprendeva altri nove partner dislocati in Israele, Italia, Germania, Austria e Spagna.
AIDER era stato ideato quale sistema per ridimensionare le conseguenze degli incidenti stradali. Il progetto prevedeva una sorta di "scatola nera" automobilistica, simile ai dispositivi presenti sugli aerei, che potesse valutare in maniera continuativa le condizioni del veicolo, tra cui velocità, terreno e molti altri fattori. In caso di incidente, la scatola avrebbe svolto un rapido calcolo paragonando lo stato del veicolo prima e dopo L'impatto. Ciò avrebbe fornito informazioni importanti sulla parte delL'automobile interessata dL'urto e, dato ancor più importante, sulla velocità di arresto delL'automobile e di conseguenza sulla gravità del sinistro.
La scatola avrebbe poi avvertito un operatore centrale fornendo i dettagli essenziali della natura dello scontro, che sarebbe stato pertanto possibile ricostruire. La comunicazione immediata ai servizi di emergenza con i dettagli del sinistro si sarebbe tradotta in un soccorso più tempestivo e specifico in base alle lesioni subite. Sarebbe stata un'arma efficace contro le vittime della strada.
ecall permetterà di trasmettere le coordinate geografiche della posizione in cui si trova la vettura attraverso il Gps, fornendo le informazioni ai servizi di emergenza, direttamente senza passar attraverso altri comparti che non garantirebbero L'immediatezza necessaria per salvare le vite.
Da tempo ormai eCall è diventato elemento fondamentale delL'iniziativa eSafety, targata Ue ed avviata nel 2005 dal commissario responsabile della Società delL'informazione e mezzi di comunicazione Viviane Reding.
Il progetto punta a ridurre di circa 20mila il numero delle vittime da incidente in Europa entro il 2010.
In fatto di attuazione è stato messo a punto un calendario che prevede la messa in opera di prototipi funzionanti nelL'anno in corso, seguita da esperimenti su larga scala e da una primissima adozione addirittura nel 2007.
La relazioneM. Gio M. – clickmobility.it