La liberalizzazione del tpl

CATANZARO. LA RIFORMA DEL TPL: L'ASSESSORE SPAZIANTE ILLUSTRA LO STATO D'ATTUAZIONE IN CALABRIA

CATANZARO. LA RIFORMA DEL TPL: L'ASSESSORE SPAZIANTE ILLUSTRA LO STATO D'ATTUAZIONE IN CALABRIA

Il primo stadio della riforma del tpl ha riguardato il passaggio dalle concessioni ai contratti di serviziol'amministrazione regionale ha deciso di ridurre il numero delle aziende che raggiungono una produzione annuale di 2 milioni di km costituendo società consortili

Tutte le novità sulla riforma del tpl sono state illustrate ieri dL'assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Spaziante.
Presenti il  presidente della commissione bilancio in Consiglio regionale Leopoldo Chieffallo, il dirigente generale del dipartimento Trasporti Antonio Izzo, i responsabili delL'associazione trasporti (Asstra) e delL'associazione nazionale autotrasporto viaggiatori (Anav).

"In questo settore delicato e di una rilevanza sociale che non sfugge a nessuno – ha affermato L'assessore Spaziante – la Regione sta compiendo sforzi enormi. Il nostro obiettivo e di arrivare ad una razionalizzazione del servizio del trasporto pubblico locale che si trova davanti una base di partenza di ottanta operatori. La strada per arrivare al capolinea della riforma è ancora lunga, ma noi L'abbiamo imboccata con determinazione e con la condivisione di tutti i soggetti imprenditoriali, sindacali e istituzionali".

Per eliminare la frammentazione, le cause di antieconomicità come le sovrapposizioni di servizi e di vettori, per soddisfare le nuove esigenze della collettività e per salvaguardare i livelli occupazionali L'amministrazione ha deciso di ridurre il numero delle aziende che raggiungono una produzione annuale di due milioni di chilometri costituendo delle società consortili.

"Per effetto di queste disposizioni – ha fatto sapere Spaziante – sono stati presentati cinque consorzi. Allo stato attuale approvati, con decreti dirigenziali, due piani che rappresentano circa il quaranta per cento delL'intera produzione extraurbana".

Il primo stadio della riforma del trasporto pubblico locale ha riguardato il passaggio dalle concessioni ai contratti di servizio.
Per effetto della Legge regionale n. 18 del 28 dicembre 2006, le concessioni regionali dei servizi di trasporto pubblico locale sono cessate il 31 dicembre 2006. DL'1 gennaio 2007, la Regione, tramite contratto di servizio fino al 31 dicembre 2008, ha affidato i servizi alle aziende che li hanno esercitato nelL'anno 2006. I nuovi servizi, invece, saranno affidati esclusivamente tramite procedure di gara pubblica.

Per quanto riguarda la spesa regionale, dallo scorso gennaio e fino L'espletamento delle gare, i rapporti economici con le società consortili sono disciplinati da un corrispettivo di servizio chilometrico determinato dL'articolo tre della legge 18/2006.
L'abolizione del sistema contributivo e L'introduzione di un corrispettivo fisso contribuisce a contenere la spesa regionale non più soggetta a incrementi per finanziare contribuzioni straordinarie, a rafforzare le imprese operanti che avranno certezza sulle entrate derivanti dalle prestazioni erogate, a prevenire la creazione di debiti fuori bilancio, a predisporre il comparto alle gare pubbliche per L'affidamento dei servizi.
Il bilancio di previsione per L'esercizio 2007 assicura la copertura dei servizi attualmente esercitati e determina il livello di spesa regionale in 94 milioni di euro.

Risulta in fase di completamento il piano per la sostituzione degli autobus in servizio da oltre quindici anni con un investimento regionale di 103 milioni di euro.
Allo stato attuale la somma impegnata è di 87 milioni di euro, mentre altri 77 milioni di euro sono stati erogati. È stato anche autorizzato L'acquisto per la sostituzione di 577 autobus, mentre 527 autobus nuovi sono già immessi sui servizi regionali.
Tutti i pullman sono con motorizzazione euro 3 ed euro 4, con aggiunta di un particolare filtro antiparticolato per quelli urbani, sono dotati di aria condizionata, quelli urbani e suburbani sono dotati di pedana per accesso disabili su carrozzella, mentre quelli extraurbani sono attrezzati con L'impianto sollevatore per carrozzella con disabile nella misura del cinquanta per cento, tutti sono dotati di display luminosi esterni ed interni e avvisatori acustici alle fermate per i non vedenti. quarantaquattro autobus alimentati a metano sono impiegati nella città di Cosenza.
Rimane un'ulteriore disponibilità di circa 16 milioni di euro che andrà a finanziare una rimodulazione del piano di prossima emanazione della Giunta regionale.

In riferimento al pregresso dovuto per gli anni dal 2000 al 2006 sono stati definiti giuridicamente ed è stata assicurata copertura finanziaria. In sostanza sono state stanziate le risorse per la chiusura dei conti relativi agli anni 2003, 2004 e 2005, determinando il costo complessivo in 30 milioni di euro da corrispondere nelle due annualità 2007 e 2008; per L'anno 2007 la quota di 15 milioni è stata già iscritta nel progetto di bilancio; per il 2006 è già assicurata dal bilancio di esercizio la copertura finanziaria per la chiusura del conto annuale. Resta ancora non definita la questione relativa al periodo 1987/1999 per il quale sono stati erogati acconti senza chiusura dei conti.

"Per la completa ultimazione della riforma del trasporto pubblico in Calabria – ha sottolineato L'assessore Spaziante – la Regione, entro il prossimo 30 giugno, dovrà procedere a determinare il livello dei servizi minimi, cioè i servizi di trasporto essenziali per garantire la mobilità del pendolarismo sistematico, rappresentato dal trasporto studentesco, lavorativo, di accesso alle strutture sanitarie-amministrative e turistico. Questi servizi, che saranno sempre affidati tramite gara e gestiti dalle Province, resteranno a carico economico della Regione. Intanto, è stata già depositata in Consiglio regionale una proposta tecnica di servizi minimi, su cui dovrà esprimersi con parere la Commissione permanente".

"La cosa più importante – ha concluso Spaziante – è che con questa riforma abbiamo eliminato le incertezze per il futuro. Da qui in avanti, fino ad arrivare alla fine del completamento della riforma che ci impegnerà per due anni, dobbiamo sfruttare tutto il tempo a disposizione per garantire la massima efficienza del trasporto pubblico e fino ad arrivare, al 31 dicembre 2008, a conclusione del regime transitorio prorogato dalla legge 18/2006, al momento, cioè, di trasferire i servizi di trasporto alle Province e ai Comuni".

Manu Mich. – clickmobility.it

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