Fra gli obiettivi la riduzione delle emissioni in aria delle sostanze provenienti da traffico, agricoltura e industria

FERRARA. PRESENTATO IL PIANO DI TUTELA E RISANAMENTO DELLA QUALITA' DELL'ARIA

FERRARA. PRESENTATO IL PIANO DI TUTELA E RISANAMENTO DELLA QUALITA' DELL'ARIA

Golinelli: “Uno strumento per dare soluzione stabile al problema del superamento dei limiti consentiti di alcuni inquinanti atmosferici che invece devono stare all’interno di determinati numeri stabiliti dalla legge”

Presentato in Provincia dL'assessore all’Ambiente, Sergio Golinelli, il Piano provinciale di tutela e risanamento della qualità dell’aria.

“Un Piano – come sottolinea lo stesso Golinelli – già presentato in Giunta, che prenderà la via della commissione consiliare in attesa della discussione in Consiglio provinciale".

Si tratta di uno “strumento – prosegue Golinelli – per dare soluzione stabile al problema del superamento dei limiti consentiti di alcuni inquinanti atmosferici che invece devono stare all’interno di determinati numeri stabiliti dalla legge”.

Il documento presentato viene a sua volta da un lungo iter di discussione e presentazione. Otto incontri, di cui 4 nelle Circoscrizioni cittadine e i rimanenti 4 sul territorio provinciale, con approdo al Forum di Agenda 21 Locale come momento di sintesi. Una Conferenza di pianificazione, da giugno a ottobre 2006, è servita poi per sentire in altrettanti appuntamenti le rappresentanze sociali, imprenditoriali e sindacali, fino all’approvazione del documento in Giunta provinciale una settimana fa.

Il Piano si compone di un quadro conoscitivo, composto a sua volta dei dati ambientali e dell’inventario delle emissioni, il tutto confrontato con il quadro epidemiologico provinciale.
Segue la parte relativa agli obiettivi, specie sugli inquinanti più critici per la salute dei cittadini, il livello normativo vincolante sui comportamenti e infine la valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale complessiva.
I primi, risaputi, dolori provengono già dal quadro conoscitivo, condizioni meteoclimatiche in testa a rendere critica la situazione dell’intera pianura padana sia nei mesi freddi, con le polveri sottili (PM10), sia in quelli caldi con le rilevazioni dell’ozono. In entrambi i casi le cause sono interne e, come si dice, di macroscala.

L’insieme della situazione produce comunque ogni anno l’emissione nella provincia di 16.000 tonnellate di solo ossido di azoto, senza dimenticare i problemi derivanti da PM10, ozono e anidride carbonica (CO2).
Fra gli obiettivi del Piano, la riduzione delle emissioni in aria delle sostanze nocive provenienti da traffico, agricoltura e industria fra cui: -20% di PM10, -10% di benzene e -20% di ammoniaca.
Obiettivi da raggiungere grazie alla sottoscrizione del Piano da parte dei Comuni del territorio in sede di Conferenza dei sindaci.

Un saldo positivo in termini di emissioni atmosferiche deriverà in provincia dalla sostituzione dell’attuale sistema termoelettrico di produzione energetica con l’impianto turbogas nell’area del petrolchimico. I valori dicono che ci sarà un risparmio attorno, e anche oltre, alle 600 tonnellate anno di emissioni di polveri sottili nell’aria. Un dato che risulta confermato sia rispetto a quanto risultano essere i limiti autorizzati, sia da un confronto con analoghi impianti (dove addirittura la quantità di emissioni diminuisce rispetto all’autorizzato). M. Gio M. – clickmobility.it

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