Si farà la gara per il gestore unico integrato

TRIESTE. APPROVATA DAL CONSIGLIO REGIONALE LA LEGGE SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

TRIESTE. APPROVATA DAL CONSIGLIO REGIONALE LA LEGGE SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Sonego “E' una buona legge.  Consentirà di offrire un trasporto pubblico migliore agli utenti e di introdurre misure di tutela dei lavoratori del settore, che mancavano nella vecchia legge regionale così come nella vigente normativa nazionale”

La legge sul trasporto pubblico locale è stata approvata con 24 sì (Ds-PD, Margh-PD, Cittadini e Pen- sionati) e 14 voti contrari (FI, LN, UDC, AN). Cinque i voti di astensione, di PDCI, Verdi e PRC-SE.

Il Consiglio regionale ha terminato nella giornata di ieri L'esame delL'articolato del ddl sul trasporto pubblico locale.
La seconda e ultima giorna di discussione ha visto L'approvazione degli articoli dal 26 al 70.

"E' una buona legge – ha commentato L'assessore regionale ai Trasporti, Lodovico Sonego -. Consentirà di offrire un trasporto pubblico migliore agli utenti e di introdurre misure di tutela dei lavo- ratori del settore, che mancavano nella vecchia legge regionale così come nella vigente normativa nazionale.
Si farà la gara per il gestore unico integrato, ci sarà una opportunità rilevante per migliorare L'efficien- za del servizio, per integrare i modi di trasporto e le tariffe, per modernizzare il titolo di viaggio".

"E' una buona legge – ha proseguito Sonego – anche perché porta a compimento la regionalizzazione delle strade ex ANAS con una disponibilità di risorse molto più favorevole che non nella precedente gestione curata dallo Stato. Il tutto in un quadro di tutela dei diritti dei lavoratori.
Secondo le nuove norme il servizio della motorizzazione  viene affidato alle province in un quadro gestionale che garantisce con certezza L'utilizzo in pool delle risorse umane della motorizzazione di tutta la regione. Anche in questo caso in un quadro di tutela dei diritti dei lavoratori".

Nella seconda giornata di lavori hanno passato il vaglio i rimanenti articoli del ddl.

L'avvio ha visto L'approvazione degli articoli 26 (Decadenza), 27 (Subaffidamento dei servizi), 28 (Cessazione e subentro delL'affidatario), 29 (Sanzioni amministrative per L'affidatario), 30 (Centri di interscambio), 31 (Capacità delL'infrastruttura ferroviaria), 32 (Disponibilità delle infrastrutture), 33 (Monitoraggio e controllo) e 34 (Libera circolazione e agevolazioni di viaggio).

L'Aula ha approvato anche alcuni emendamenti presentati dalla Giunta. In particolare, L'Esecutivo è intervenuto sulL'articolo che regola il subaffidamento dei servizi, rafforzando le misure di garanzia – la cosiddetta clausola sociale – a tutela dei lavoratori. Così L'affidatario, recita L'emendamento, può subappaltare ad altra impresa i servizi di trasporto pubblico e le attività correlate previa autorizzazione regionale ed entro i limiti previsti (questa la novità) dal contratto di servizio allo scopo di migliorare L'efficienza dei servizi. In più, L'autorizzazione regionale sarà subordinata non solo L'onorabilità e L'idoneità professionale della ditta affidataria ma anche – altre limature – alla capacità finanziaria e al riconoscimento e mantenimento nel tempo da parte del subaffidatario dei diritti acquisiti dai lavoratori eventualmente trasferiti dL'affidatario.

E sempre L'autorizzazione sarà subordinata anche a un altro criterio, anche questo aggiustato in modo significativo: L'impegno, cioé, delL'affidatario a riassumere il personale eventualmente trasferito al subaffidatario qualora questi cessi L'attività di subaffidamento. L'affidatario provvederà allora alla riassunzione riconoscendo e mantenendo i diritti acquisti nel tempo dal personale tramite contratto, contrattazione integrativa, retribuzione, anzianità e profilo professionale (quest'ultima dicitura inserita attraverso un emendamento a firma di Gaetano Valenti, Forza Italia).Sono stati poi ritoccati L'insù, in pratica raddoppiati, gli importi delle sanzioni, ed è stato modificato con un emendamento anche L'articolo 34: potranno viaggiare gratuitamente poliziotti (anche penitenziari), carabinieri, finanzieri in divisa o dotati di apposito contrassegno di riconoscimento che però ne facciano richiesta L'affidatario (ed è la novità inserita). Le caratteristiche del contrassegno, si legge ancora nelL'emendamento, dovranno essere quindi validate dalla Regione e comunicate L'affidatario del servizio.
Il Consiglio si è espresso positivamente anche per le norme che vanno dalla 35 alla 44 riguardanti L'affidamento del trasporto pubblico, come le sanzioni amministrative per gli utenti, gli incentivi alle Province, i servizi non di linea con autobus in regime di autorizzazione, le norme transitorie, i servizi ferroviari metropolitani, i servizi ferroviari regionali e interregionali, la modifica delle norme e la norma finanziaria.I quattro emendamenti della Giunta a questo titolo prevedono un'oblazione facilitata e ampliano la possibilità di viaggiare a titolo gratuito – oltre che agli esponenti delle forze delL'ordine -, anche a guardie giurate e personale con stessa qualifica di istituti di vigilanza privata. Si è anche prevista la possibilità di concedere contributi regionali ai Comuni per il trasporto pubblico e la previsione di inclusione nel piano anche della metropolitana leggera in provincia di Trieste.

Di particolare rilievo anche L'emendamento a firma di Paolo Menis (Margh) che prevede che i Comuni sopra i 5mila abitanti si dotino di uno scuolabus con meccanismo sollevatore per persone disabili.

In materia di riordino del trasporto merci, motorizzazione e circolazione su strada (dL'articolo 46, al 58 compreso) sono state approvate le finalità, le funzioni della Regione e della Province in materia di autotrasporto e motorizzazione, L'autorizzazione alle imprese di autoriparazione, la vigilanza sulle stesse, le funzioni delle Province in materia di scuole nautiche, le scuole nautiche, la gestione coordi- nata, il trasferimento di risorse e le disposizioni comuni.

La Giunta ha stabilito dunque, con L'appoggio del Consiglio, di costituire un Comitato di monitoraggio e coordinamento, mentre L'emendamento che prevedeva per le Province la possibilità di esternalizzare L'attività di revisione è stato stralciato su proposta del consigliere Igor Kocijancic (PRC-SE).

La parte dedicata al riordino della viabilità ha visto approvati sette articoli, riguardanti le finalità, le funzioni della Regione e degli Enti locali, la classificazione delle strade, la Società regionale, le condi- dizioni per la sua costituzione e il conferimento delle funzioni.

Dopo il passaggio in Aula, sarà dunque la Giunta a determinare i canoni relativi al rilascio di autoriz- zazioni e concessioni. Sono stati inoltre precisati gli elementi costitutivi della nuova società regionale, cioè la progettazione, la realizzazione, la manutenzione, la gestione e la vigilanza di opere di viabilità di competenza.

Nel rush finale sono stati approvati anche gli articoli 66 (Finanza di progetto), 67 (Garanzie a favore della società), 68 (Personale della società), 69 (Norma finanziaria) e 70 (Abrogazioni).

Approvati anche alcuni emendamenti della Giunta, di carattere prevalentemente tecnico. Stralciato, invece, su proposta di Adriano Ritossa (AN) L'emendamento aggiuntivo delL'Esecutivo in cui – si legge – la Regione, nel quadro delle indicazioni del Piano territoriale regionale e a un anno dalla sua stessa approvazione, intende dotarsi del Piano regionale integrato del trasporto delle merci e della logistica, finalizzato alla messa a sistema delle infrastrutture e dei servizi.

Manuela Michelini – clickmobility.it

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