Le società "avrebbero ostacolato le imprese ferroviarie concorrenti di Trenitalia nel mercato della fornitura di servizi di trazione ferroviaria per il trasporto di merci"

ROMA. L'ANTITRUST AVVIA ISTRUTTORIA PER ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE NEI CONFRONTI DI FS E RFI

ROMA. L'ANTITRUST AVVIA ISTRUTTORIA PER ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE NEI CONFRONTI DI FS E RFI

Secondo l’Antitrust la strategia escludente di FS tramite RFI appare capace di influenzare le condizioni finanziarie delle imprese concorrenti di Trenitalia, pregiudicandone il potenziale concorrenziale

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato  ha deciso di avviare un’istruttoria per abuso di posizione dominante nei confronti delle società Ferrovie dello Stato S.p.A. e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.

Secondo l’Antitrust FS e RFI, con una strategia unitaria, cercherebbero di ostacolare o addirittura escludere le imprese ferroviarie concorrenti di Trenitalia (controllata da FS) dal mercato della fornitura di servizi di trazione ferroviaria per il trasporto di merci.

Alla base dell’indagine alcune segnalazioni arrivate dai concorrenti di Trenitalia ai quali RFI non aveva più riconosciuto lo sconto (denominato “K2”) "Si tratta – sottolineano L'Autorità – di una riduzione del canone per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria, riconosciuto a causa dell’arretratezza tecnologica della rete e le insufficienze regolamentari che non consentono l’utilizzo di un unico macchinista".

In particolare RFI, che gestisce in monopolio la quasi totalità della rete nazionale – scrive il Garante – ha negato a partire dal giugno del 2004 lo sconto K2 sulle tratte su cui aveva già effettuato gli inve- stimenti a terra, senza tenere conto che, proprio per mancanza delle norme tecniche che avrebbe dovuto emanare, i concorrenti di Trenitalia non avrebbero potuto condurre i treni con un solo macchinista.
Ad agosto del 2007, inoltre, dopo che le imprese ferroviarie private si erano comunque autoridotte il canone, anche alla luce di alcune pronunce favorevoli del Tar, RFI aveva chiesto la restituzione delle somme pena la risoluzione del contratto.

Secondo l’Antitrust la strategia escludente di FS tramite RFI appare capace di influenzare le condizioni finanziarie delle imprese concorrenti di Trenitalia, pregiudicandone il potenziale concorrenziale e potrebbe costituire un abuso di posizione dominante anche in ragione della speciale responsabilità che grava sull’impresa monopolista legale nella gestione della infrastruttura ferroviaria ed appartenente al medesimo gruppo societario di Trenitalia. Ciò, a maggior ragione, data la particolare integrazione societaria in capo a FS sia di RFI che di Trenitalia. Le condotte poste in essere da FS per il tramite di RFI appaiono inoltre in grado di determinare un significativo danno per i consumatori (ovvero le imprese che richiedono i servizi di trasporto ferroviario di merci).Manu Mich. – clickmobility.it

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