La delegazione delle Regioni – guidata dal presidente Vasco Errani – ha consegnato al Governo un documento con le questioni considerate prioritarieIl Governo – informa una nota di Palazzo Chigi – esaminerà il documento in questi giorni
Durante il confronto con il Governo la Conferenza delle Regioni ha consegnato i giorni scorsi un documento di proposte per la prossima manovra finanziaria per l’anno 2008.
L’ incontro tra Governo e Regioni, è stato presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta. Per l’esecutivo hanno partecipato: il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, Linda Lanzillotta, il Ministro dell’Attuazione del Programma, Giulio Santagata, il Ministro della Salute, Livia Turco.
La delegazione delle Regioni – guidata dal presidente Vasco Errani – ha consegnato al Governo un documento con le questioni considerate prioritarie. Il Governo – informa una nota di Palazzo Chigi – esaminerà il documento in questi giorni. Il confronto con le Regioni proseguirà lungo tutto l’iter della Finanziaria.
Fra gli argomenti proposti non sono mancati capitoli dedicati ai trasporti e alle infrastrutture.
Vediamoli nel dettaglio.
Trasporti
Dare rapida attuazione ai contenuti sulle regole e sulle risorse del Tavolo interistituzionale per il Trasporto Pubblico di interesse regionale e locale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri:
a) prevedere il sostegno e lo sviluppo del Trasporto Pubblico Locale con l’obiettivo primario di realizzare livelli adeguati di mobilità sostenibile e di garantire la riduzione di tutti i parametri di inquinamento ambientale per ricondurli a valori conformi agli standard vigenti;
b) prevedere un organico sviluppo dei servizi nella logica dell’incremento sia quantitativo che qualitativo dei collegamenti ferroviari così come di quelli automobilistici, nonché l’adeguamento, il potenziamento e l’ammodernamento dei parchi rotabili, degli impianti, dei sistemi di sicurezza, nonché delle infrastrutture di accesso alle reti e ai nodi di trasporto;
c) definire regole chiare, confermando quelle previste a conclusione dei lavori del tavolo interistituzionale, con modifiche e integrazioni al decreto legislativo 422/97;
d) prevedere adeguate risorse strutturali e strumenti per il rilancio del settore;
e) procedere al riequilibrio fra compiti trasferiti alle Regioni in materia di Trasporto Ferroviario e le relative risorse finanziarie, ivi comprese le tematiche della sicurezza;
f) risolvere le questioni fiscali riguardanti il trasporto pubblico regionale e locale:
– determinazione al 10% dell’aliquota IVA applicabile ai contratti di servizio per la gestione delle infrastrutture ferroviarie;
– Contrasti interpretativi sorti a proposito degli effetti della norma di cui all’art. 3 del D.L. n. 833/86 convertito nell’art. 18 della legge n. 18/87
– assoggettabilità ai fini IRAP delle somme assegnate alle aziende di trasporto automobilistico a titolo di “contributi di esercizio”;
– IVA trasporti: rendere permanente il riconoscimento di rimborso al lordo delle quote IVA spettanti in base alle norme sul cd. Federalismo fiscale, in considerazione del fatto che, diversamente operando, si contrasterebbe con i principi su cui si fondano i meccanismi di compartecipazione all’IVA, ai sensi del Decreto Legislativo n. 56/2000.
Infrastrutture
È necessario, inoltre, un forte coordinamento dei diversi livelli di governo per mettere in atto un sistema di azioni che miri alla riduzione del deficit qualitativo e quantitativo che caratterizza l’offerta infrastrutturale complessiva del Paese. A questo fine si chiede, per esempio, che sia implementata la norma prevista per le infrastrutture portuali dalla Legge 296/06 (Art. 1, comma 990) estendendola alle reti infrastrutturali oltre che a quelle dei porti stessi.
Inoltre, è indispensabile individuare forme di incentivazione fiscale per le politiche sulla casa nonché risorse per il finanziamento di un piano straordinario di edilizia agevolata.
Inoltre occorre:
a) prevedere un “Patto per il Fondo Aree Sottoutilizzate”: attualmente le risorse sono per lo più concentrate nel triennio 2011/2013, rendendo impossibile la programmazione di circa 7 miliardi di euro (a copertura delle reali necessità scaturenti prevalentemente da programmi pregressi) nel triennio 2008/2010. Oltre all’implementazione dei fondi, c’è la necessità di coordinamento fra livelli di Governo per definire la gerarchia delle priorità di intervento, la valutazione dei progetti in base all’efficienza delle spese e ai tempi per rendere certa e per ravvicinare la correlazione tempi di realizzazione con le risorse. Tale accordo può rafforzare, fra l’altro, le politiche per il Mezzogiorno derivanti dalla politica unitaria per lo sviluppo del Quadro Strategico Nazionale;
b) far partire il credito d’imposta per il Mezzogiorno;
c) implementare le risorse per le Zone Franche Urbane, estendendone l’ambito di applicazione a tutte le regioni in funzione delle realtà territoriali che necessitano di tali interventi e accelerare le relative procedure di impostazione metodologica e di negoziato.
d) Individuare risorse aggiuntive pluriennali specificatamente destinate all’Intesa per una strategia condivisa ed integrata di sviluppo locale delle montagne italiane in corso di definizione, a partire dall’annualità 2008.
Il testo integrale del documento della Conferenza delle RegioniManu Mich.- clickmobility.it