Mobility Tech

BOLOGNA. SECONDA EDIZIONE DEL FORUM INTERNAZIONALE SULL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITA’ E DEL TRASPORTO

BOLOGNA. SECONDA EDIZIONE DEL FORUM INTERNAZIONALE SULL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITA’ E DEL TRASPORTO

Concluso ieri nella splendida cornice del Palazzo Re Enzo a Bologna il Forum Mobility Tech, importante occasione di incontro tra professionisti della pubblica amministrazione, operatori del settore e responsabili della progettazione del territorio Momento di confronto sui temi della mobilità e del trasporto pubblico

Parola d’ordine “Coraggio delle scelte”: è stato questo il tema ricorrente della Tavola Rotonda che ha dato il via all’evento e che ha visto la partecipazione di esponenti della pubblica amministrazione sia a livello centrale che locale.

Nel confrontarsi su quali possano essere le politiche e gli interventi strutturali più idonei per lo sviluppo di nuovi sistemi di mobilità che tengano conto del benessere ambientale delle città, Ennio Cascetta, assessore Trasporti e Viabilità Regione Campania, ha sottolineato come in aggiunta al tema delle infrastrutture  un’attenzione particolare meritano anche quello dell’estetica e della qualità del servizio.
“L’avvio del progetto Metrò dell’Arte a Napoli – ha affermato Cascetta –  si inserisce in questa direzione: la realizzazione delle stazioni metropolitane da parte di architetti diversi e la stipulazione di una apposita Convenzione con l’Accademia delle Belle Arti ai fini del loro restauro sono alcuni degli strumenti adottati dall’amministrazione locale per una sensibilizzazione della gente”.

Le scelte degli amministratori in materia di mobilità non possono, però, non fare i conti con la necessità di un governo del consenso.
“Su questo tema – ha sottolineato Paolo Pissarello, vice sindaco di Genova – è facile e quasi automatico seguire strade di dissensi. A Genova, per esempio, la predisposizione del Piano Urbano della mobilità si è scontrata, oltre che con problemi culturali e di politiche del traffico, anche con forti problemi infrastrutturali legati al fatto che Genova, in quanto città portuale, debba far fronte al traffico non solo di persone, ma anche di merci. In questo contesto si inserisce la realizzazione del Corridoio 24 tramite il quale si mira a spostare sempre più su ferro la mobilità urbana e regionale.
Ovviamente – ha continuato Pissarello – la questione della regolazione della mobilità urbana è strettamente legata al tema della riqualificazione urbana complessiva con i connessi problemi dell’utilizzo delle aree industriali per altre finalità, della realizzazione di infrastrutture ferroviarie, di reti metropolitane e tranviarie idonee a rispondere alle nuove esigenze di mobilità espresse dalla città, dell’allargamento delle aree di sosta a pagamento e dell’introduzione di sistemi di pedaggio di accesso alla città. Una mobilità urbana, dunque, che non può essere slegata dalla mobilità di contesto”.

Il coraggio delle scelte necessita anche di una forte omogeneità della compagine politica e di una politica coerente a tutti i livelli che è spesso difficile raggiungere.
“Il nostro coraggio – ha affermato Ettore Brunelli, assessore alla mobilità e traffico Comune di Brescia –  è stato non soltanto realizzare le ZTL ma anche controllarne l’operatività attraverso l’applicazione di multe e perseguire l’obiettivo della riduzione della mobilità privata soprattutto individuale tramite una serie di interventi che vanno dalla creazione di corsie preferenziali, di una rete di piste ciclabili, di una rete metropolitana leggera/automatica (750 milioni di euro per 13 Km), ad interventi di infomobilità  e di intermodalità merci/logistica attraverso il recente accordo stipulato con Trenitalia per il rilancio dello scalo merci di Brescia”.

“Pensare allo spazio urbano come ad una risorsa preziosa e limitata, tenere in considerazione l’assetto istituzionale, il rapporto tra istituzioni diverse, perseverare nelle proprie scelte – ha concluso Cascetta – sono gli strumenti per trasformare una dose di impopolarità iniziale in consenso e per uscire da una logica di localismo e far diventare la questione della mobilità una questione nazionale”.

.Francesca Perrotta – clickmobility.it

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