Solari, Claudiani, Caronia: “L’astensione dal lavoro si è resa inevitabile constatata la perdurante assenza di un confronto con il Governo più volte sollecitato, nonché per la insostenibile situazione in cui versano pressoché tutte le aziende del settore”
Sciopero generale di tutto il settore dei trasporti per il 30 novembre prossimo. A dichiararlo sono state le segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.
L’astensione dal lavoro – come precisano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil rispettivamente Fabrizio Solari, Claudio Claudiani e Giuseppe Caronia – "si è resa inevitabile constatata la perdurante assenza di un confronto con il Governo più volte sollecitato, nonché per la insostenibile situazione in cui versano pressoché tutte le aziende del settore".
Il comparto dei trasporti e della logistica – si legge nella nota – è sempre più importante per l’economia del paese e per la sua crescita. I temi delle infrastrutture trasportistiche e della mobilità dovrebbero costituire una priorità nell’ambito di una politica unitaria e sistemica. Così non è. Le responsabilità delle controparti, a cominciare dagli attori pubblici, sono molto gravi.
"Tutto il settore – ribadiscono Solari, Claudiani e Caronia – è attanagliato da uno stato di crisi senza precedenti che nuoce in modo notevole sulla qualità e regolarità dei servizi, sul lavoro e sui salari".
"La situazione sta progressivamente degenerando ed investe direttamente elementi cruciali per la mobilità del paese dall’Alitalia alle Ferrovie, dalla Tirrenia al trasporto locale ai Porti.
L’Alitalia – scrivono i tre segretari generali – è avvolta da un silenzio sconcertante che non chiarisce le decisioni sulle quali il sindacato va coinvolto direttamente. Le Ferrovie, per altro verso, non sono in grado di avviare un confronto di merito sul piano industriale e sul rinnovo del contratto nazionale anche in considerazione della precarietà dei fondi messi a disposizione dalla Finanziaria".
Analoga situazione di gravità – si legge ancora nel comunicato – riguarda il Gruppo Tirrenia per il quale non si prevede il richiesto scorporo delle società regionali ad implementazione del piano industriale all’approvazione del CIPE. Né si può tralasciare il trasporto pubblico locale per il quale era stato assunto l’impegno da parte del Governo a ricercare una soluzione strutturale della quale non vi è traccia nella legge di bilancio per il 2008 per i portuali è negata la cassa integrazione strutturale per il lavoro non continuativo".
"La perdurante e inaccettabile politica del rinvio –ribadiscono i leader delle tre Federazioni – rischia di trasformarsi in un abbraccio mortale per tutte le aziende del settore, mettendo a repentaglio ogni ipotesi di rilancio anche rispetto alla domanda crescente e persino la sostenibilità del sistema dei trasporti".
"Abbiamo sollecitato a più riprese – aggiungono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – un confronto di merito con il Governo per intervenire sul settore in una visione d’insieme delle politiche di rilancio, modernizzazione e sviluppo dell’intero sistema integrato della mobilità, senza ricevere alcuna risposta.
Ribadiamo la nostra disponibilità a lavorare per una semplificazione del sistema contrattuale, per mettere a punto modelli di relazioni sindacali meno conflittuali, per intervenire sulla rappresentanza sindacale e sugli strumenti della partecipazione".
"La totale mancanza di iniziative concrete a favore dei trasporti – concludono Solari, Claudiani e Caronia – costringe il sindacato a scioperare a causa della totale evanescenza degli interlocutori pubblici e istituzionali. E’ improcrastinabile, a questo punto, una forte mobilitazione che si concentra in uno sciopero generale dei trasporti di 8 ore nel rispetto delle fasce di garanzia, come sintesi di tutte le gravi e irrisolte vertenze". Manu Mich. – clickmobility.it