Le risposte fornite ai sindacati vertono su tempi di percorrenza, servizi igienici, sicurezza, società partecipate, pulizia mezzi

FIRENZE. ATAF: "SCIOPERO, IRRESPONSABILE PARALIZZARE LA CITTÀ

FIRENZE. ATAF: "SCIOPERO, IRRESPONSABILE PARALIZZARE LA CITTÀ

L’azienda invita i sindacati a risolvere la vertenza al tavolo della trattativaATAF, pur essendo profondamente convinta che gli autisti siano il suo patrimonio più importante ribadisce che il risanamento del bilancio è un obiettivo irrinunciabile

Lo sciopero? "Una scelta irresponsabile".
E' L'Ataf a mettere in chiaro il proprio pensiero ritenendo incomprensibile la rottura delle trattative da parte delle rappresentanze sindacali, che si sono presentate all’incontro del 29 novembre in Prefettura già decise a proclamare lo sciopero vanificando così gli sforzi sia della dirigenza che del Prefetto.

"La scelta di bloccare il servizio di trasporto pubblico, mettendo in ginocchio la città nel periodo natalizio e inasprendo così ulteriormente i rapporti con l’utenza, è irresponsabile, specie di fronte alla disponibilità a trattare manifestata dall’azienda".

"Il pretesto adottato per la proclamazione dello sciopero è, come noto, l’assunzione di alcuni autisti secondo modalità che sono state bollate dalle rappresentanze sindacali come un “atto unilaterale” da parte dell’azienda e “che contrasta gravemente con le normative vigenti” – spiegano in azienda sottolineando che "E' esattamente il contrario".

"Ai nuovi assunti non sono stati riconosciuti alcuni benefici previsti dalla contrattazione decentrata perché tali accordi sono finiti nel mirino della Corte dei Conti". Procedendo all’assunzione di nuove figure professionali la dirigenza di ATAF ha ritenuto necessario tener conto dei rilievi della magistratura contabile. La Corte dei Conti in particolare contesta l’applicazione dell’orario settimanale di 35 ore a fronte delle 39 previste dal Contratto Nazionale del Laovoro.
"L’azienda ha operato con il senso di responsabilità dovuto, in quanto a capitale pubblico e per di più con un bilancio in rosso".

ATAF, pur essendo profondamente convinta che gli autisti siano il suo patrimonio più importante ribadisce che il risanamento del bilancio è un obiettivo irrinunciabile. La volontà dell’azienda è quella di arrivare ad una chiusura positiva della trattativa nero su bianco "alle rappresentanze sindacali è stata proposta una bozza di accordo con la quale veniva data una risposta chiara ed esauriente ad ogni tema messo sul tavolo della trattativa. Documento che non è stato possibile nemmeno illustrare nella sua interezza vista l’indisponibilità delle rappresentanze sindacali a continuare la trattativa".

Ma vediamo, in estrema sintesi, le risposte fornite dall’azienda alle richieste dei sindacati:

TEMPI DI PERCORRENZA –  l’azienda si impegnava a rivedere i tempi di percorrenza delle linee alla luce dell’aumento del traffico cittadino conseguente all’apertura dei cantieri;

SERVIZI IGIENICI – l’azienda, dopo aver già operato fattivamente sul campo con lo spostamento, ad esempio, del capolinea della linea 9, si impegnava a stilare una scrupolosa mappatura per affrontare in maniera risolutiva la carenza di servizi igienici per gli autisti. A tal proposito si impegnava a risolvere il problema attraverso l’acquisto di Sebach (bagni temporanei) e la stipula di convenzioni ex-novo con i pubblici servizi;

SICUREZZA – l’azienda si impegnava a sperimentare il servizio di video sorveglianza alla luce dell’aumento delle aggressioni nei confronti degli autisti negli ultimi mesi. E, inoltre, a rinnovare gli accordi con le Forze dell’Ordine, grazie alle quali sarebbe partito anche un corso di formazione professionale per la prevenzione e la gestione delle situazioni a rischio;

SOCIETÀ PARTECIPATE – l’azienda si impegnava ad aprire un tavolo con le organizzazioni sindacali che entrasse nel merito della manutenzione e dell’efficienza dei mezzi e si impegnava a tenere incontri periodici con i sindacati riguardo alla strategia che intende adottare in merito ad alleanze e assetti futuri, tra cui la riorganizzazione delle società partecipate;

PULIZIA MEZZI –  l’azienda ha ricordato alle Rappresentanze Sindacali Unitarie che è in fase di aggiudicazione la gara di appalto e che il nuovo capitolato prevede sanzioni più severe e l’intensificazione della cadenza temporale della pulizia dei mezzi.

"La bozza così elaborata non è stata nemmeno presa in considerazione dai sindacati che si sono presentanti in Prefettura già determinati a scioperare e sordi ad ogni tentativo ulteriore di mediazione. L’azienda non è neppure riuscita ad illustrarla. La sua attuazione avrebbe comportato un aggravio di costi in bilancio di circa 200.000 euro". "A questo punto giova ricordare che, a differenza della media italiana delle aziende di trasporto pubblico locale dove gli autisti lavorano 250 giorni l’anno, in ATAF la media è di soli 225 giorni in virtù degli accordi aziendali vigenti, la cui rigidità comporta aggravi di costi nell’ordine di circa 3 milioni di euro l’anno. Infatti alle 225 giornate lavorative, fatte salve le ferie e le festività, occorre aggiungere nel computo della media annuale ulteriori 28 riposi (la media italiana è di 10) e 33 giorni di assenza per malattia, permessi, eccetera".
Significativo, inoltre, il dato relativo alle assenze per malattia che si è registrato in occasione dell’ultimo sciopero: il 7% nel giorno dello sciopero e il 9% nel giorno precedente e in quello successivo, a fronte di una media annuale di assenze per malattia che è del 4,2%.Ed è in merito alle dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti delle RSU che ATAF intende sottolineare tre punti specifici, vediamoli:

VERIFICATORI – gli stessi controllori hanno più volte richiesto di trovare una sede più adeguata rispetto a quella della stazione di Santa Maria Novella. L’azienda ha quindi agito con l’intento di rispondere ad una richiesta avanzata dagli stessi lavoratori. In ogni caso, questa non è materia di contrattazione sindacale.

BIGLIETTERIA STAZIONE SMN – presso la biglietteria della stazione SMN viene venduto il 17% dei titoli di viaggio ATAF, e non il 58% come erroneamente riportato dai rappresentanti sindacali sulla stampa. In ogni caso, il punto vendita presso la stazione è di interesse strategico per l’azienda che sta lavorando con Grandi Stazioni alla ricerca di una soluzione idonea.

BUSVIE –  le busvie, così come il controllo della sosta, sono strumento essenziale per l’efficiente svolgimento del servizio. La realizzazione dei percorsi preferenziali per i bus progredisce compatibilmente con la cantierizzazione complessiva della città e le risorse disponibili. A dimostrazione del fatto che la realizzazione delle busive procede, è di questi giorni la notizia dell’avvio delle procedure per la linea 14 “flash”.

Ataf ribadisce ulteriormente la propria disponibilità ad affrontare tutte le questioni aperte. "Le rappresentanze sindacali sembrano, invece, ogni giorno voler individuare una motivazione nuova e diversa per la quale scioperare. Si ha così la sensazione che i sindacati siano continuamente in cerca di una ragione valida per motivare uno sciopero che appare realmente incomprensibile".

Manu Mich. – clickmobility.it

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