Le vertenze del trasporto pubblico

MILANO. DISAGI IN VISTA: VENERDì SCIOPERO DEL TPL

MILANO. DISAGI IN VISTA: VENERDì SCIOPERO DEL TPL

AL Cobas – Cub Trasporti, Sama Faisa Confail e Fildiai-Cildi hanno indetto uno sciopero, garantendo il servizio nelle fasce di garanzial'agitazione contro l'aumento dell'orario di lavoro, la dismissione del deposito di Trezzo la “societarizzazione e le gare d'appalto che servono solo a colpire i diritti, i salari e le conquiste dei lavoratori”

Possibili disagi in vista per i milanesi che si utilizzano i mezzi pubblici. Le organizzazioni sindacali AL Cobas – Cub Trasporti, Sama Faisa Confail e Fildiai-Cildi hanno infatti indetto per venerdì uno sciopero del trasporto pubblico del capoluogo lombardo.

Il servizio di trasporto pubblico gestito da Atm SpA sarà comunque garantito dL'inizio del servizio alle 8.45 e dalle 15 alle 18. Il personale Atm, si legge nel comunicato, che aderisce L'agitazione potrà astenersi dal lavoro dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio. Gli ausiliari della sosta, gli addetti del servizio Radiobus, e i tutor di linea potranno astenersi per L'intero turno di lavoro assegnato.

Data la discrezionalità di ogni singolo dipendente di aderire allo sciopero, fanno sapere dL'azienda dei trasporti milanese, non è prevedibile L'entità della riduzione del servizio. Atm fa comunque sapere che nei precedenti scioperi, indetti dalle medesime organizzazioni sindacali, non si sono verificati disagi sulle tre linee metropolitane, ma solo limitati disservizi sulle linee di superficie.

La protesta è stata indetta per tutta una serie di motivi, come precisano in un comunicato i sindacati.
"Contro:
– L'aumento delL'orario di lavoro per gli operai Atm,
– la dismissione del deposito Atm di Trezzo,
– la societarizzazione e le gare d'appalto che servono solo a colpire i diritti, i salari e le conquiste dei lavoratori,
per:
– una piattaforma fatta di diritti, salario e dignità".

Il "no" L'aumento delL'orario di lavoro per gli operai Atm e la dismisisone del deposito di Trezzo arriva secca e decisa.

"Gli operai di alcuni depositi, stanno dimostrando a tutti che con l’unità e l’autodeterminazione si possono contrastare i piani aziendali, L'aumento dell’orario di lavoro.

Gli operai di alcuni depositi, in questi giorni, si “limitano” a fare il loro dovere, con gli scarsi strumenti che hanno e, non sono più disposti a fare cose che non competono loro: gli elettricisti non faranno i meccanici e viceversa, i carrozzieri non faranno i gommisti ecc… I mezzi verranno guidati solo da chi è abilitato a farlo".

"È chiaro ormai che ATM intende abbassare ulteriormente i costi della manutenzione, spremendo i lavoratori, per poi cedere l’intero servizio ai privati, come sta facendo con i depositi interurbani.
Di fatti, dal 1° gennaio 2008 l’intero deposito di Trezzo passerà all’azienda che ha vinto la gara d’appalto istituita dalla Provincia di Milano. Ai tranvieri di Trezzo, quindi, toccherà lo stesso trattamento, riservato ai colleghi del deposito di Monza.
ATM, si è aggiudicata l’appalto assieme a SAB, costituendo una nuova società, la quale, in mancanza di un accordo quadro che tutela i lavoratori, non riconoscerà più gli accordi aziendali vigenti.
E a primavera 2008 toccherà ai depositi Magenta e Cuggiono".

"Tutto questo – sottolineano i sindacati – svela il trucco che c’è dietro le gare d’appalto, che servono esclusivamente a cancellare in un colpo, decenni di lotte e conquiste del lavoro, portando tutti gli autoferrotranvieri al livello più basso di contrattazione, in altre parole al riconoscimento del solo contratto nazionale e alla cancellazione di tutti gli accordi aziendali".M. M. – clickmobility.it

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