Con un impegno, lungo oltre 20 anni, la Sncf prosegue l'impegno rinnovando la politica sull'accessibilitàConfronto costante con i portatori d'handicap e le associazioni che li rappresentano
La nuova politica sulL'accessibilità della SNCF si manifesta con la volontà di migliorare le condizioni di viaggio.
Volontà che poggia su due assi d'intervento fondamentali.
Da un lato lo sguardo sulle persone portatrici d'handicap, dL'altro la volontà di sviluppare ampi e nutriti scambi con queste persone e con le associazioni che le rappresentano.
"Non c'è soluzione migliore se non quella di confrontarsi con i portatori d'handicap, che possono aiutarci nel pianificare al meglio per rendere più facile il loro modo di viaggiare – ha sottolineato Marie-Christine Cottin, la nuova delegata L'accessibilità della Sncf -. È il principio più sicuro affinché gli investimenti destinati a migliorare L'accessibilità siano efficaci".
La SNCF ha saputo anticipare L'appello della nuova legge per L'accessibilità, votata nel febbraio 2005.
Fin dal 2004, infatti, la SNCF è passata L'azione.
Obiettivo: tracciare le linee di una nuova politica.
Da un lato, la SNCF, con tutto ciò che ha fatto da oltre vent' anni per facilitare gli spostamenti dei portatori d'handicap sa che può presentare un bilancio che la pone alla testa del plotone di chi ha investito in questo settore.
Fra gli altri si possono citare:
– Corail TEOZ, che con la sua automobile regala quattro postazioni scorrevoli per ospitare la sedia a rotelle
– il TGV Duplex con il suo ascensore di piattaforma che permette ad una persona in carrozzella di entrare
– gli ultimi treni TER, AGC o TER2Nng finanziati dai Consigli regionali e capaci di offrire fra i migliori livelli di accessibilità
– e poi le ultime stazioni TGV, senza scale, senza interruzioni di camminamenti, ecc.
Tra L'altro la SNCF sa che i tempi sono cambiati, che ciascuno di noi è cambiato e che ciò che conveniva dieci anni fa è ormai datato.
Con la dimensione nazionale acquisita e la missione nel settore del servizio pubblico, la Sncf è consapevole delle tante aspettative create nei viaggiatori portatori di handicap, ma anche nel personale.
Con il livello d'accessibilità che deve alzarsi, L'impresa ammette rapidamente che per avanzare, deve, a monte, evolvere lo sguardo sulle persone svantaggiate.
Perché "L'accessibilità – come spiega Philippe STREIFF, pilota d'auto, oggi costretto su una sedia a rotelle – comincia prima di tutto dalla testa e dalle coscienze".
La SNCF ha iniziato nel 2004 con la prima operazione «Voyages en choeur», che ha rinnovato nel 2005 e nel 2006, e con L'iniziativa "Stazione, laboratorio d'accessibilità."Manu Mich. – clickmobility.it